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Moto GP

MotoGP, Yamaha penalizzata per i motori: le reazioni Ducati e Suzuki

Ducati e Suzuki hanno espresso la propria posizione dopo l’indagine che ha portato alla penalizzazione di Yamaha per i motori irregolari.

Paolo Ciabatti (Getty Images)

Notizia importante di giovedì la penalizzazione alla Yamaha nel campionato costruttori e quella ai team Monster Energy e Petronas SRT nella classifica per squadre. Motivo? Irregolarità ai motori nel primo GP a Jerez.

A mesi di distanza i commissari della FIM hanno deciso di prendere provvedimenti, dopo aver riscontrato che le valvole sui propulsori delle M1 non erano regolari. Fortunatamente per i piloti non c’è stata alcuna sanzione che li abbia riguardati. Quindi Fabio Quartararo, Maverick Vinales e Franco Morbidelli non hanno dovuto dire addio al sogno di vincere il titolo MotoGP 2020.

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Ciabatti e Brivio sulla sentenza Yamaha

Davide Brivio (Getty Images)

Paolo Ciabatti, direttore sportivo Ducati, ai microfoni di Sky Sport MotoGP ha così commentato così la sentenza inerente le irregolarità Yamaha a Jerez: «Nella riunione del MSMA si è concordato che il minimo fosse una penalizzazione nella classifica costruttori e team. I commissari FIM hanno deciso così e lo rispettiamo. Di solito pensiamo che tutti, piloti inclusi, debbano essere penalizzati quando ci sono irregolarità. In questo caso è andata diversamente e capiamo il perché della decisione. L’accettiamo, nessuno farà reclamo. Ma è un precedente pericoloso, perché di fatto i piloti hanno corso con moto non regolari».

Anche Davide Brivio, team manager Suzuki, ha espresso il proprio pensiero sullo spinoso argomento: «È stato un bel pasticcio. È stata riconosciuta l’irregolarità e qualunque sentenza avrebbe gettato ombra sul campionato. Secondo me hanno scelto di non influenzare la lotta dei piloti per il titolo. Questo mi fa piacere, perché preferisco vincere o perdere sulla pista lottando alla pari. Però questo verdetto getta ombra sul campionato della Yamaha, che ha fatto punti pesanti alla prima gara con moto irregolari. Comunque rispettiamo la sentenza. I campionati costruttori e team non sono molto importanti in MotoGP. Se vinci lo pubblicizzi, se perdi non se ne accorge nessuno. Sono contento di continuare a lottare coi punteggi invariati nella classifica piloti».

Ciabatti e Brivio fanno intendere che gli steward della FIM hanno scelto di non condizionare la lotta per il titolo piloti MotoGP, andando a sanzionare solamente Yamaha in quanto casa costruttrice e i suoi team. Una decisione che viene accettata, pur ribadendo che l’irregolarità c’è stata a Jerez e una penalizzazione ai rider non sarebbe stata un errore.

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Matteo Bellan

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