Guida con il cellulare, multa anche con Auto ferma al semaforo: la sentenza

La Cassazione ha sottolineato come la multa possa scattare per chi guida con il cellulare anche in caso di vettura ferma al semaforo.

guida con il cellulare
Guidare con il cellulare (Foto: PIxabay)

Diminuire ogni possibile motivo di distrazione al volante, ancora adesso uno dei principali motivi che possono scatenare un incidente, spesso anche con conseguenze gravi. E’ nata proprio con questo obiettivo l’idea di modificare il Codice della Strada, ma anche provare a incentivare i controlli a danno di chi utilizza lo smartphone quando è alla guida. Spesso, infatti, nemmeno l’utilizzo di un auricolare può bastare. Ma ora gli effetti potrebbero essere ben più gravi per i più indisciplinati.

A testimoniarlo è una recente sentenza della Cassazione, che ribadisce come maneggiare il cellulare sia espressamente vietato, come indicato dall’articolo 173 comma 2 del Codice della Strada. Gli ermellini hanno però voluto fare una precisazione in più: la sanzione può scattare anche se la vettura è ferma.

Guida Smartphone
Smartphone alla guida (Foto: PIxabay)

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Cellulare alla guida: la multa può scattare anche ad auto ferma

Tutti sanno come sia espressamente vietato utilizzare il cellulare mentre si è alla gudia. Ma molti finora erano convinti di poter evitare la sanzione se si prende tra le mani il telefono quando il semaforo rosso e si approfitta quindi di quei pochi secondi per leggere un messaggio o visualizzare una notifica. A smentire questa idea è invece una recente sentenza emessa dalla Corte di Cassazione.

La Suprema Conte ha infatti sottolineato che “la multa è legittima anche se l’automobilista viene sorpreso con il cellulare in mano durante la sosta al semaforo rosso”.

La precisazione degli ermellini è arrivata in seguito al ricorso presentato da un’automobilista, convinto di essere vittima di un’ingiustizia per avere subito una sanzione in queste condizioni. In quel caso, infatti, la vettura non era in marcia e, a suo dire, non ci sarebbe stato alcun pericolo per se stesso o per le altre macchine in circolo. La sua strategia difensiva si era basata su un’errata applicazione dell’articolo 157 CdS relativo all’arresto, alla fermata e alla sosta dei veicoli. A detta del conducente, “non ci sarebbe stata alcuna prova che il veicolo fosse in marcia e si sarebbe dovuto fare riferimento alla sola guida, tenendo conto che per il codice stradale la semplice guida non può essere equiparata alla situazione di marcia”.

In riferimento a una questione di questo tipo, invece, i giudici non hanno avuto dubbi. Si è sottolineato, infatti, come a un incrocio sia necessario sgomberare l’area non appena possibile, proprio per questo guardare il telefono in questo frangente sarebbe inopportuno. Un comportamemto di questo tipo potrebbe risultare invece pericoloso per la circolazione. Il guidatore, infatti, potrebbe distrarsi e non avere il pieno controllo del mezzo.

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