Verstappen, il padre e l’educazione ferrea: l’aneddoto svelato dal pilota

Max Verstappen ha rivelato un curioso aneddoto sul padre, “reo” di averlo cresciuto con metodi educativi piuttosto rigidi

Max Verstappen
(Foto: Getty)

Il talento della Red Bull è stato intervistato da un emittente televisiva austriaca, Servus TV, lasciandosi andare in qualche racconto personale, oltre che parlare delle proprie ambizioni sportive per l’anno venturo. In particolare, tra gli argomenti dibattuti, anche la rigida educazione imposta dal padre Jos. Anche lui, come il figlio, è stato uno dei protagonisti del Circus negli Anni Novanta e ad inizio 2000, ricordato altresì per esser stato il pilota di Benetton, nel 1994, e Minardi, nel 2003.

“Mio padre è un duro – afferma Max Verstappen. Mi ricordo di quando, nel 2012, mi lasciò in autostrada dopo un campionato di gokart, anche se tornò a prendermi dopo 10 minuti. Ora, posso riderci su, ma sono stati tempi duri“. Tempi che però sono ormai andati, con il giovane driver che adesso non teme nessuno, ribadendo il suo obiettivo di vincere un titolo mondiale di Formula 1, supportato da una nuova figura.

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Verstappen non si nasconde: “L’obiettivo è vincere il Mondiale nel 2021”

Max Verstappen Red Bull F1
(Foto: Getty)

Prima di arrivare in F1, nei box c’era mio padre – racconta il pilota Red Bull. Adesso c’è Helmut (Marko, ndr). Da quanto sono arrivato, papà si è fatto sempre più da parte. Ora corro per un team eccezionale, che lavora duramente per provare a battere la Mercedes e vincere il titolo nel 2021. Speriamo sia così, mi sento maturo“.

Una crescita sostanziale come pilota, dovuta quindi agli insegnamenti di suo padre e del suo attuale mentore Helmut Marko: “Mi trovo molto bene con Helmut. E’ molto sincero e schietto, è un po’ come un secondo padre. Ho vissuto le stesse sensazioni con il mio vero padre“.

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