Aston Martin, il logo con le ali torna in Formula 1: storia e significato

Il logo della Aston Martin tornerà sulle piste della Formula 1 nel 2021. Storia, caratteristiche, evoluzione del marchio con le ali

Aston Martin, storia e significato del logo con le ali
Aston Martin, storia e significato del logo con le ali

Il nuovo logo della Aston Martin di Formula 1 mette in primo piano le ali che caratterizzano l’identità del brand. Ali simbolo di lusso e libertà, prestazioni e prestigio. Eppure, non è sempre stato così. Il nome Aston Martin è comparso per la prima volta nel 1914 quando Lionel Martin completò un giro sull’Aston Hill Climb nel Buckinghamshire, in Inghilterra.

Il primo logo non aveva nulla a che fare con l’immagine attuale. Era molto più semplice, con una A e una M intrecciate, in una font classicheggiante, su un fondo circolare dorato. Per l’epoca, era indubbiamente elegante. E’ durato dal 1921 al 1927, quando al posto del monogramma sono comparse le ali.

Era l’abbozzo di un’idea, comunque ancora lontana dallo stile che vedremo sulla livrea della nuova scuderia di Sebastian Vettel nella stagione 2021 di Formula 1. Nella prima versione, le ali prendevano la forma di una V, con le parole Aston e Martin sui due rami. La M, più grande, faceva da trait d’union al centro. Tutta la scritta era sormontata da una linea che seguiva il profilo delle ali e rappresentava anche la barra orizzontale della lettera T.

Leggermente modificato nel 1930, con una variazione di forma e un cambiamento della palette passata dall’oro all’argento, il logo prende ancora una differente fisionomia nel 1932.

Diventa più semplice, più moderno. Il profilo delle ali si appiattisce e il nome della Casa figura ora all’interno di un rettangolo scura al centro dell’emblema dorato. Nel 1939, i toni si evolvono: argento e nero. E sarà la base di tutte le varianti successive.

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Aston Martin, le più versioni del logo

Aston Martin, storia e significato del logo con le ali
Aston Martin, storia e significato del logo con le ali

Un cambiamento si rende ulteriormente necessario nel 1947, quando David Brown acquista la compagnia. Anche il suo nome, in caratteri più piccoli, viene aggiunto sopra il logotipo della Casa. Il rettangolo che ospita le scritte è nero, il logo è beige con linee argento.

Resta in vigore fino al 1972, in questa versione, con una sola variazione cromatica: negli ultimi anni l’argento viene nuovamente sostituito con una tinta color oro che evoca in maniera ancora più evidente quei tratti di prestigio e lusso associati al brand.

Quando l’Aston Martin viene acquisita dalla Company Developments Ltd, il nome di David Brown sparisce dal logo. I colori del logo cambiano ancora: sfondo in grigio freddo, linee in oro ma più sottili.

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Nel 1984, perde un po’ delle caratteristiche di sofisticatezza associato alla Aston Martin. I caratteri e le linee si fanno più spesse, si riduce lo spazio fra le lettere. E’ più aggressivo e meno bilanciato, e rimane in vigore fino al 2003.

La versione più recente è di nuovo più rifinita nei contorni, e diverso nei colori. La scritta compare dentro un rettangolo verde scuro, le lettere sono allungate e più eleganti. E torneranno in scena anche nel regno più esclusivo del motorsport, la Formula 1.

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