Ecclestone, omaggio alla Ferrari: l’ex Patron spiega l’importanza della Rossa

Bernie Ecclestone ha omaggiato Enzo Ferrari e il ruolo della scuderia del Cavallino Rampante nel mondo della Formula 1

Bernie Ecclestone: "Enzo Ferrari era speciale"
Bernie Ecclestone: “Enzo Ferrari era speciale”

A novant’anni, Bernie Ecclestone è uno dei pochi che può dire “io c’ero” il giorno del primo gran premio del Mondiale di Formula 1, a Silverstone nel 1950. E in effetti c’era davvero, come ha raccontato a GQ Gran Bretagna in un’intervista collegata alla cerimonia per il “Car Awards Lifetime Achievement award”, un premio alla carriera che la rivista britannica gli ha assegnato.

“Me lo ricordo bene quel primo gran premio” ha spiegato Ecclestone, ricordando la gara che ha rappresentato per convenzione l’inizio del Mondiale e ha assunto un significato così simbolico a posteriori. Non era infatti la prima corsa per monoposto di Formula 1, che all’epoca indicava solo una categoria di vetture iscritte agli eventi.

In quel weekend di maggio, racconta Ecclestone, “correvo con una Cooper 500. Non c’erano hotel. Alcuni erano abbastanza fortunati da avere un camper, ma io ho dormito in macchina. Era un American Ford Custom”.

La gara, ricorda, fu dominata dalle Alfa Romeo, che hanno conquistato primo, secondo e terzo posto. Non erano in pista le Ferrari, che hanno un posto speciale, ammette, nella storia della Formula 1.

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Bernie Ecclestone: “Enzo Ferrari era speciale”

Bernie Ecclestone, l'omaggio alla Ferrari: "E' la Formula 1"
Bernie Ecclestone, l’omaggio alla Ferrari: “E’ la Formula 1”

Bernie Ecclestone ha raccontato di aver iniziato come commerciante di penne. Ha trattato di tutto, poi, comprese naturalmente le auto. “Devi conoscere il prezzo di tutto quello che cerchi di vendere, e individuare la cifra che qualcuno sia disposto a spendere per acquistarlo” dice.

Si vanta di essere sempre stato un manager a cui bastava la stretta di mano. Racconta anche la sua ammirazione per Enzo Ferrari. Il “Drake, confessa, “era davvero speciale e mi ha aiutato molto. Mi ha insegnato che lo sport è quello che si vede, il business quello che non si vede. Un altro genio era Colin Chapman, che era anche un pilota molto veloce” commenta.

Ma Enzo Ferrari, e il Cavallino Rampante, restano su un altro livello. “La Formula 1 è la Ferrari – dichiara – e la Ferrari è la Formula 1. Semplice”.

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