In una sessione di prove dominata dal vento e dalla sabbia, i protagonisti della MotoGP decidono di non girare e non prendersi rischi al Losailù 
É la sabbia la grande protagonista della quinta giornata di prove della sessione di test sul circuito del Losail in Qatar.
MotoGP, tra vento e sabbia
Fin dalla mattina infatti un forte vento ha creato qualche problema ai motociclisti depositando parecchia sabbia sul circuito e in modo particolare su alcune curve. Una condizione molto particolare che ha consigliato prudenza a quasi tutti i protagonisti che hanno preferito evitare di spingere al massimo concentrandosi su settaggio e passo gara. Valentino Rossi e Alex Rins ci pensano per un po’, poi preferiscono non uscire nemmeno dal box lavorando con ingegneri e tecnici sui tempi degli ultimi due giorni.
La sessione, iniziata alle 12, si chiude puntuale con cinque soli rider che piazzano tempi minimamente competitivi. E ha visto con il miglior tempo Petrucci che ha chiuso in 1.58.157 il suo tempo più veloce: dietro di lui al di sopra di una lunga sfilza di NC Bradl, Nakagami, Binder e Pol Espargaro.
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Meglio non correre rischi
Si sono registrate diverse uscite di pista, fortunatamente senza drammatiche conseguenze: Vinales in modo particolare in almeno un paio di occasioni è finito lungo concedendosi diversi giri da cicloturista a più del doppio del tempo record stabilito mercoledì da Jack Miller con la Ducati ufficiale. Quasi tutti i piloti dopo i primi giri, rientrando ai box, hanno lamentato una grande difficoltà nel restare in piedi. Problemi non solo di aderenza ma anche di sbilanciamento per via delle fortissime folate di vento dal vicino deserto.
Non era la prima volta che i piloti della MotoGp dovevano fare i conti con il vento del deserto: ma adesso c’è una certa preoccupazione per le condizioni che potrebbero presentarsi in vista della prime due tappe della stagione mondiale, il 28 marzo e il 4 aprile.
