Calisto Tanzi è morto all’età di 83 anni. Il marchio Parmalat ha recitato un ruolo primario in Formula 1 per oltre un ventennio.
Si è spento all’età di 83 anni Calisto Tanzi, imprenditore e proprietario del Parma dal 1989 al 2003, oltre ad essere stato protagonista in Formula 1 con un decennio di sponsorizzazioni. Il suo nome è legato alla grande ascesa e al seguente crack della Parmalat, quando risultò un vuoto finanziario di
quando emerse un ammanco nei conti di circa 14 miliardi di euro. Il crollo finanziario della Parmalat costò l’azzeramento del patrimonio azionario dei piccoli azionisti, mentre chi investì in bond ottenne solo un parziale risarcimento. Il 27 dicembre del 2003 Calisto Tanzi viene arrestato e comincia così la vicenda giudiziaria. A distanza di sette anni arriva la condanna a 18 anni di reclusione per un crac senza precedenti.
Il marchio Parmalat ha fatto storia anche nel mondo del motorsport, quando negli anni ’70 e ’80 del ventesimo secolo decise di investire in termini pubblicitari su vari sport. Verso la metà degli anni Settanta sfruttò l’onda del successo Ferrari, divenuta campione del mondo con Niki Lauda, andando a imprimere il proprio logo sulle tute dei piloti nella stagione 1976. Il drammatico incidente nel GP di Germania servì a rafforzare la partnership tra il Cavallino Rampante, il campione austriaco e il brand di latte e derivati. “Posso sfruttare la calvizie incassando denari dalla Parmalat, portando sempre il cappellino pubblicitario“, dichiarò Lauda.
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Calisto Tanzi e Parmalat dopo l’era Ferrari
Quando Niki decise di trasferirsi alla Brabham ci fu proprio il marchio di Calisto Tanzi a sostenerlo e divenne lo sponsor pubblicitario predominante per la scuderia britannica dal 1978 al 1984, vincendo i titoli mondiali del 1981 e 1983 con Nelson Piquet. Niki Lauda si era intanto ritirato dalla Formula 1 per fare ritorno con la McLaren e vincendo il suo terzo Mondiale nel 1984. L’anno dopo ci fu il ritiro definitivo e di lì a breve anche Parmalat scelse di non investire più sulle monoposto, pur conservando la sponsorizzazione con l’ex pilota sino al 2002.
Ci fu un breve ritorno in F1 tra il 1995 e il 1999, quando Tanzi firmò una partnership con la famiglia Diniz, sostenendo la carriera di Pedro Paolo tra Forti, Ligier, Arrows e Sauber. Ma nel 2003 arrivò il crac finanziario che avrebbe messo fine ad un’epoca storica, sia dal punto di vista commerciale che sportivo.