Valentino Rossi, l’ammissione sulla scelta: “Sarebbe stata più dura”

Per Valentino Rossi weekend del Mugello speciale anche se non più da pilota MotoGP: ha ricevuto un grande riconoscimento.

In questo fine settimana c’è il Gran Premio d’Italia MotoGP e Valentino Rossi non poteva mancare. Non solo per i suoi tifosi e per il team VR46, ma anche perché c’era un evento importante che lo riguardava.

Valentino Rossi
Valentino Rossi (Ansa Foto)

Infatti al Mugello c’è stato il ritiro del numero 46, quello che ha accompagnato il Dottore per tutta la sua carriera nel Motomondiale e che è diventato un vero brand. Carmelo Ezpeleta (CEO di Dorna Sports) e Jorge Viegas (presidente della FIM) hanno preso parte alla cerimonia tenutasi sulla griglia della pista toscana.

All’attuale driver del Fanatec GT World Challenge Europe è stato consegnato un trofeo con il numero 46, che adesso non potrà più essere utilizzato da nessuno nella classe regina. Resterà sempre suo. Da ricordare che lo adottò ispirandosi al padre Graziano, che a sua volta lo aveva utilizzato nella sua carriera da pilota.

Valentino Rossi sul ritiro del numero 46 e non solo

Valentino Rossi
Valentino Rossi (Ansa Foto)

Rossi ha così commentato ai canali ufficiali della MotoGP il ritiro del numero 46 : “Da una parte è triste che io abbia smesso e che il mio numero sia stato ritirato; dall’altra parte è emozionante perché è stata una lunga storia e una carriera indimenticabile. Sono molto orgoglioso. È stata la mia vita per 26 anni, ma non mi manca troppo perché stato anche stressante. Ora sono più rilassato e credo di aver smesso al momento giusto”.

Valentino ha anche parlato a Sky Sport MotoGP e ha spiegato com’è la sua vita dopo aver lasciato la top class del Motomondiale: “Mi chiedevo come sarebbe stato una volta smesso, perché sono sempre andato in moto nella mia vita. Invece provo comunque gusto, perché vado ancora a girare insieme ai piloti dell’Academy ed è sempre bello. Smettere di colpo e non fare più niente sarebbe stata più dura, invece mi piace correre con le macchine. È un grande impegno, bisogna lavorare per davvero. Ci sono una decina di gare all’anno e dunque è l’impegno giusto”.

Il pilota del team WRT Audi non si sbilancia su come andrà il Mondiale MotoGP, dato che c’è davvero tanta battaglia tra più piloti e dunque è complicato fare pronostici: “Il campionato è bellissimo e molto combattuto, ancora non si sa… Bagnaia e Bastianini stanno facendo paura, ma anche Marini e Bezzecchi stanno andando forte al Mugello. Ducati e Aprilia la stanno facendo da padrone, dunque l’Italia è super protagonista in MotoGP”.

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