Valentino Rossi, un ospite d’eccezione al Ranch per la VR46 Master Camp

In occasione dell’11esima edizione del VR46 Master Camp un pilota d’eccezione è arrivato al Ranch di Valentino Rossi.

Anche quest’anno il Ranch di Tavullia ha ospitato il VR46 Master Camp, un corso riservato a giovani piloti che fanno tappa da Valentino Rossi e i suoi allievi per apprendere tecniche di guida e migliorarsi in vista del futuro salto di categoria. Un appuntamento giunto alla edizione numero 11 e che quest’anno vede tra i protagonisti i thailandesi Passkon Sanluang e Worapot Thongdonmaun, l’indonesiano Aldi Satya Mahendra, il malese Aliff Danial Bin Muhammad Asri e un giapponese dal cognome illustre: Maiki Abe.

Valentino Rossi 10-06-2022
Valentino Rossi (foto Ansa)

Si tratta del figlio del celebre Norifumi Abe, carismatico pilota che ha partecipato ai campionati di classe regina dal 1995 al 2004 sempre in sella ad una Yamaha, ad eccezione del suo esordio come wild card con una Honda, in cui si è subito contraddistinto dando filo da torcere a leggende del calibro di Mick Doohan e Kevin Schwantz. Purtroppo Norifumi ha perso la vita a soli 32 anni dopo un incidente stradale mentre era in sella ad una moto nella città di Kawasaki.

Valentino Rossi e il ritorno alle origini

Valentino Rossi
Valentino Rossi (Ansa Foto)

Ha lasciato un figlio di allora tre anni, Maiki Abe, che oggi è al Ranch di Tavullia per il VR46 Master Camp, un incontro che ha un alto valore storico e simbolico. Infatti Valentino Rossi nei primi anni di Motomondiale non ha esitato a soprannominarsi “Rossifumi“, proprio in onore del pilota giapponese che ha ispirato un’intera generazione di motociclisti che avevano molto apprezzato il suo esordio: nel 1994, sua prima gara da wild card, era in testa prima di cadere a due giri dalla bandiera a scacchi.

In questi giorni Maiki Abe sta facendo tesoro degli insegnamenti di Marco Bezzecchi, Franco Morbidelli e di Marco Belli. Nella giornata di giovedì ha fatto anche visita al box Pata Yamaha di Toprak Razgatlioglu e Garrett Gerloff. “Nella seconda giornata mi sono sentito a mio agio facendo flat track e ho guidato bene. Ho scoperto quanto Bezzecchi sia bravo ad arrivare in fondo alle curve“.

Nel terzo ed ultimo giorno il 18enne nipponico potrebbe incontrare il nove volte campione del mondo Valentino Rossi, che sicuramente gli parlerà di qualche ricordo di suo padre. In questo week-end il Dottore non sarà impegnato nel GT WCE. Da padre in figlio… la storia continua.

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