Sabato con classifica generale rivoluzionata nel Rally greco dell’Acropoli con Neuville che si porta al comando dopo un clamoroso incidente che elimina il leader di ieri Sebastian Loeb
É cambiato tutto. Se le due Ford Puma di Loeb e Loubet avevano vinto tutte e sei le prove speciali di ieri, quella di sabato è una giornata completamente diversa.
A sorridere è la Hyundai che riporta al comando del rally Thierry Neuville. Non è l’uomo che avrebbero voluto, visto che Tanak – secondo in classifica generale – è in leggero ritardo. Ma è altra pressione su una Toyota che in Grecia non sembra trovare il passo dello scorso anno.
Rally Acropoli, Neuville leader
Una vera e propria strage. Dopo i ritiri del sabato almeno un terzo delle auto iscritte non sono riuscite a completare il percorso. Tra queste anche Sebastian Loeb che perde – e tanto – nella prima prova speciale della giornata e si ritira nel corso della seconda con problemi di alimentazione della sua Ford Puma. Una foratura spinge il suo compagno Loubet fuoristrada. E la giornata trionfale di ieri si trasforma in una mezza disfatta.
La classifica provvisoria
La Hyundai vince tutte le prove speciali di oggi, sei. E Neuville si porta al comando con tre Hyundai ai primi tre posti in un dominio inedito nel corso di questa stagione. 34.2” di vantaggio sul compagno di squadra Tanak, che a questo punto potrebbe recuperare altri punti importanti in classifica generale, e terzo posto per Dani Sordo, protagonista con due prove seciali eccellenti e in ritardo di 42.9”. Toyota salvata da Evans, solo quarto. Poi Loubet e Breen con le Ford Puma.
Problemi di alimentazione anche per la Toyota di Lappi che perde tantissimo nella penultima prova speciale. Ma a Rovanpera, leader e con largo margine della classifica generale, che è finito contro un albero danneggiando pesantemente la sua Toyota Yaris, è andata molto peggio. Ritardo insormontabile in classifica generale. Come in Finlandia correrà solo per i punti addizionali della power stage.
Tre le prove speciali nella giornata di domenica con la power stage conclusiva sulla durissima pista sterrata dell’Eleftherohori.