Carlos Sainz ha rischiato grosso: è accaduto in pista, che spavento

Carlos Sainz fuori dal GP di Giappone dopo poche curve fa sentire tutto il suo disappunto per quanto accaduto in pista: che spavento

Domenica da dimenticare per Carlos Sainz. Il GP del Giappone è durato soltanto poche curve per al Ferrari numero 55. Partiti con pioggia battente, lo spagnolo ha perso il controllo della vettura ed ha terminato la sua corsa contro le barriere per poi fermarsi con la vettura praticamente in pista.

Carlos Sainz
Carlos Sainz © LaPresse

Una situazione decisamente pericolosa, come spiega lo stesso Sainz nell’intervista a ‘Sky’ nel post gara. Le altre vetture, infatti, sono passate molto vicine alla Ferrari in scarse condizioni di visibilità. Proprio su questo si sono concentrate le dichiarazioni del pilota che ha evidenziato come sia stato davvero per pura fortuna che è accaduto un incidente potenzialmente molto grave.

Sainz parlando dell’incidente ha affermato: “In queste condizioni sono cose che capitano. In realtà non vedevo niente già in partenza. Sono uscito dalla scia di Perez – ha spiegato – perché c’era tanta acqua“. Scelta sbagliata visto cosa è accaduto: “Quando mi sono spostato, ho trovato una parte di pista con più acqua: sono andato in acquaplaning e in testacoda“.

Sainz non lo nasconde: “Ero nelle mani di Dio”

Sainz
Sainz © LaPresse

Per Carlos Sainz però non è essere uscito il vero problema. Il grande spavento è arrivato dall’essere rimasto con la monoposto ferma mentre passavano le altre vetture: “Ero fermo a metà pista e tutti arrivavano: sapevo che non mi vedevano. Praticamente in quelle condizioni ero nelle mani di Dio perché non sai se ti vedono o no“.

Per pura fortuna non si è verificato un incidente ancora più grave e su questo Sainz avanza una critica alla scelta di partire nonostante le condizioni: “I problemi sono diversi. La visibilità non c’è e, se non vedi, guidare è una questione di fortuna. Si guida senza riferimenti“. Ed allora il problema è proprio negli incidenti e in quello che potrebbero comportare in determinate condizioni: “E’ successo in passato. Se anche dietro la safety car non si vede nulla perché rischiare? Noi piloti siamo sorpresi che succeda ancora“.

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