Ferrari, Binotto non ci sta: il motivo è ben preciso

Binotto ha commentato l’accordo tra Red Bull e FIA sul caso budget cap: il team principal della Ferrari non è contento.

La vicenda budget cap che ha coinvolto la Red Bull è ormai chiusa, con il patteggiamento che la scuderia ha fatto con la FIA, ma proseguono le discussioni. Non sono in pochi a ritenere che la punizione inflitta avrebbe dovuto essere più severa.

Mattia Binotto
Mattia Binotto (Ansa Foto)

Toto Wolff non si è esposto troppo, però ha fatto intendere di ritenere le sanzioni leggere. Andreas Seidl della McLaren ha detto direttamente che non sono state prese misure adeguate alla violazione che il team di Milton Keynes ha fatto nel 2021.

E anche dalla Ferrari è stata espressa insoddisfazione. Il primo a parlare è stato il direttore sportivo Laurent Mekies, che si è detto non contento e che teme che le penalità comminate finiscano per avere effetti piccoli. Solo il tempo darà le risposte concrete.

Budget cap Red Bull: anche Binotto si espone

Dopo Mekies, pure Mattia Binotto ha espresso il suo pensiero sul caso budget cap che ha visto la Red Bull protagonista. Il team principal della Ferrari ne ha parlato a Sky Sport F1 e a sua volta si è detto insoddisfatto: “Controllare la spesa dei team era determinate per il campionato e così è stato. C’è una squadra che ha speso più di tutti, quindi era illegale nel 2021. Questo è un dato di fatto dal quale non si scappa. Quei due milioni in più spesi fanno la differenza, parliamo di un paio di decimi al giro che può aver modificato l’esito del campionato. Bisogna essere più severi. La sanzione data non compensa il vantaggio che ha avuto la Red Bull. La pena è trascurabile, perché non accompagna da una diminuzione del budget cap”.

Mattia Binotto
Mattia Binotto, team principal della Ferrari (Ansa Foto)

Binotto ha anche confermato che la scuderia di Maranello non ha intenzione di andare oltre il tetto di spesa previsto, pur avendo visto che la Red Bull ha avuto conseguenze che ritiene molto leggere: “Non intendiamo sforare il budget cap. Vogliamo restare legali e spero che anche gli altri team facciano lo stesso. L’importante è che ora non si aspetti ottobre 2023 per certificare il 2022”.

Il dirigente ferrarista chiede alla FIA di utilizzare tempistiche decisamente diverse nel verificare che i bilanci delle squadre siano in regola per il 2022. Non si può aspettare che praticamente finisca la stagione successiva per avere certezze.

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