Ministro Prestigiacomo al Motor Show di Bologna 2010

MOTOR SHOW DI BOLOGNA – Il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo ha inaugurato la 35/a edizione del Motor Show di Bologna rompendo, con la sua presenza di ministro all’Ambiente, un vecchio tabù sui motori. “Questo Motor Show è particolarmente importante – ha spiegato – perché quest’anno ha dedicato un ampio spazio all’auto elettrica con Electric City. Questo è il motivo per cui il ministero dell’Ambiente ha deciso di esserci con uno stand.

Il Motor Show va in una direzione che è quella che il Governo promuove cioé la mobilità sostenibile, e quindi rompiamo un vecchio tabù per cui la passione dei motori non si coniuga con quella per l’ambiente”. Il ministro ha osservato come “tutte le case automobilistiche quest’anno hanno investito in qualità e tecnologia per ridurre le emissioni”, oltre alla pubblicità sempre più orientata al rispetto dell’ambiente. “Questo vuol dire che è cambiata la cultura dei cittadini – ha continuato la Prestigiacomo – c’é una forte richiesta di attenzione per l’ambiente. Credo che queste saranno le caratteristiche che ci faranno affrontare il 2011, l’anno in cui si pensa ci sarà una ripresa del settore dell’industria motoristica, che per l’Italia è un driver importante”.

Poi sull’impegno del Governo nel settore, il ministro ha ricordato: “Il Governo ha fatto tanto, abbiamo dato gli incentivi che sono durati fino a marzo. Adesso ha deciso di investire in qualità e ricerca”. In particolare sugli incentivi ha precisato: “Gli incentivi servono ma non devono essere per sempre. Servono a dare un impulso a un settore che, come sappiamo, soffre di crisi cicliche che sono europee e non solo nazionali”. Dopo il taglio del nastro la Prestigiacomo ha visitato alcuni padiglioni della fiera, girando in particolare tra gli stand del suo ministero, dell’Enel, della Fiat. Poi si è fermata qualche minuto a giocare con le mini slot car sulla pista allestita dal Consorzio per gli olii usati. Successivamente ha chiesto di salire su un’auto elettrica (ha provato la Tazzari, realizzata da alcune imprese emiliano-romagnole) e alla fine ha commentato: “Bella e sicura. In più sono orgogliosa perché è una macchina italiana”.

Nei suoi giri tra gli stand, seguita da un cordone di forze dell’ordine e autorità, ha suscitato la curiosità dei molti giovani che affollano la fiera. Alcuni al suo passaggio si chiedevano chi fosse. Lungo il tragitto c’é stato qualche breve momento di tensione tra le forze dell’ordine che la scortavano e qualche giornalista, tenuto a distanza con le braccia mentre cercava di registrare le risposte del ministro. A qualcun altro cronista sono stati chiesti i documenti.

Ansa

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