Nuova Nissan Micra: prova su strada

NUOVA NISSAN MICRA – Della nuova Nissan Micra sembra quasi di aver detto ormai tutto, dai buoni risultati di vendita in Asia alle perplessità sul design della piccola world car giapponese, per arrivare fino alle prime impressioni di guida del test di OmniAuto.it. L’utilitaria di Yokohama, giunta alla terza generazione dopo 28 anni di carriera, non manca però di ulteriori spunti d’interesse, come ad esempio il cambio automatico a variazione continua (CVT), un’opzione da 1.000 euro presente sulla Nissan Micra 1.2 80cv Acenta che abbiamo avuto modo di guidare. Questo modello ha un prezzo di partenza di 12.850 euro, ma le dotazioni opzionali presenti sulla vettura provata lo fanno lievitare fino a 15.250 euro.

3 CILINDRI E CVT ASSIEME

Il test ci ha visti impegnati per alcuni giorni in un percorso di quasi 900 km che alterna tratti cittadini, trasferimenti autostradali e in superstrada a brevi spostamenti extraurbani. Lo scopo di questa prova era quello di saggiare le qualità del nuovo 3 cilindri 1.2 da 80 CV in abbinamento con il cambio CVT, un tipo di trasmissione in cui Nissan ha sempre creduto e che continua ad utilizzare con profitto su vari modelli. Tralasciando quindi ogni considerazione sulle linee della nuova Nissan Micra e sfruttando l’automatica a 5 porte come chiunque farebbe durante una settimana lavorativa e un week-end fuori città, siamo saliti a bordo è abbiamo cominciato il test.

IN CITTA’ IL COMFORT E’ AUTOMATICO

Nel traffico della grande città la Micra CVT è una vera benedizione, come ogni altra vettura con trasmissione automatica, ma qui il piacere è doppio perché alla comodità di poter riposare il piede sinistro e di non dover “smanettare” continuamente sulla leva del cambio si aggiunge l’agilità di una 5 porte/5posti che con i suoi 3.780 mm di lunghezza e una larghezza di 1.675 mm permette di muoversi senza patemi anche negli spazi ristretti. Sulla leva del cambio è anche presente il pulsante Sport per rendere più pronta l’accelerazione, ma il guadagno reale è talmente esiguo che passa presto la voglia di utilizzarlo, se non nei sorpassi più impegnativi. Come quasi tutti i cambi a variazione continua non si sentono strappi o sobbalzi nelle riprese, visto che la disponibilità di infinite marce (come sugli scooter) offre partenze fluide e in gran progressione.

NON E’ NATA PER CORRERE

Altrettanto vero è che per chi viene dal cambio manuale il CVT può inizialmente disorientare con la sua apparente lentezza di funzionamento e il suono del motore che non scende mai di giri in accelerazione. La Nissan Micra 1.2 CVT non sfugge alla regola visto che i 14,5 secondi dichiarati dalla Casa per andare da 0 a 100 km/h (contro i 13,7 secondi del manuale) sono accompagnati da un discreto “concerto per cambio e motore”. Nulla di preoccupante o particolarmente fastidioso, ma nel suo funzionamento il CVT ci fa capire di trovarsi più a suo agio nella guida rilassata, magari con un occhio attento ai consumi. Particolarmente utile in fase di parcheggio è il Simple Parking Pack (500 euro) che include sensori posteriori, termometro esterno e indicatore di portiere aperte.

SI GUIDA FACILE

Tornando al nostro cambio CVT, va precisato non si trova mai in difficoltà nel traffico urbano, neanche nel più caotico, e che se è necessario affrontare forti salite o ripide discese ha sempre a disposizione la modalità L (Low). Mettendo la leva in posizione L, sotto il Drive, il rapporto diventa cortissimo e, se aiuta molto a frenare l’auto in discesa, in salita risulta adatto solo a rampe scoscese o affrontate a bassa velocità. In generale la guida è facile e rilassante, affatto impegnativa, anche se l’assetto un po’ “secco” sulle asperità delle nostre strade può dare fastidio. In particolare si nota sulle buche più profonde, sul pavé sconnesso e su alcuni dossi artificiali una reazione del retrotreno che sembra meno composta rispetto a quella della precedente Micra, e non sempre apprezzabile. Nel corso della nostra prova urbana, effettuata su 200 km e una guida molto attenta ai consumi, la piccola automatica ha “bevuto” mediamente 7,0 l/100 km, un dato poco distante dai 6,7 l/100 km dichiarati.

TRANQUILLA IN AUTOSTRADA

Uscendo dalla città le cose paiono addirittura migliorare, visto che tangenziali, superstrade e autostrade non impensieriscono in alcun modo la Nissan Micra 1.2 Acenta CVT, grazie alla scelta ottimale del rapporto di trasmissione che permette di viaggiare sempre ad un numero di giri ridotto. L’abitacolo è sufficientemente insonorizzato, l’assetto è sicuro anche nei curvoni affrontati a 130 km/h e anche la frenata non sembra mai risentire delle minori capacità di decelerazione del cambio automatico. La velocità massima di 161 km/h è più che sufficiente per viaggiare a velocità autostradali, anche se, come succede spesso su queste piccole cilindrate, una velocità di 110-120 km/h aiuta a risparmiare parecchio carburante. Il sistema audio/navigatore Nissan Connect (500 euro comprensivo di connettività iPod e USB) è intuitivo da usare e preciso nelle indicazioni, ma nelle gallerie gli capita di perdere la strada. Anche in questo caso i 500 km del tratto “autostradale” sono stati percorsi con piede destro leggerissimo, per sperimentare i limiti di consumo del 1.2 80cv automatico. I risultati, letti sempre sul display del computer di bordo, hanno alla fine riportato un consumo medio di 5,5 l/100 km.

WEEK-END IN MICRA CVT

Altrettanto comodo è il viaggio su strada statale, nei trasferimenti extraurbani e nella classica “gita fuori porta”, grazie anche allo spazio disponibile per eventuali passeggeri posteriori che non li costringe a contorsionismi in ingresso/uscita o posture affaticanti. Il bagagliaio è nella media (265-1.132 litri) e consente di trasportare il necessario per un week-end per due persone, mentre il climatizzatore risulta abbastanza facile da regolare e potente; unico neo evidente è la lucetta LED che indica l’utilizzo di aria esterna o interna (ricircolo), un puntino rosso sempre acceso che finisce per stancare nei lunghi viaggi notturni. Con una guida molto accorta sulla lunghezza di 200 km siamo riusciti a consumare solo 4,8 l/100 km, un valore davvero molto vicino ai 4,6 l/100 km dell’omologazione nel ciclo extraurbano.

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