Auto elettriche Renault: licenziati due dirigenti per spionaggio industriale

AUTO ELETTRICHE RENAULT – La vicenda di spionaggio che scuote la casa automobilistica Renault sembra “seria” e in questo casa l’espressione “guerra economica” è “adatta”. Lo ha affermato il ministro dell’Industria francese Eric Besson, intervistato da Rtl. “Sì, purtroppo la vicenda sembra seria”, ha affermato Besson, indicando di averne discusso con la direzione generale della Renault. “L’espressione ‘guerra economica’, a volte oltranzista, è adatta”, ha aggiunto indicando di avere chiesto ai servizi di Bercy di rafforzare gli obblighi in materia di protezione del segreto industriale per le imprese che beneficiano di denaro pubblico. Questo caso “illustra ancora una volta i rischi per le nostre imprese in materia di spionaggio industriale, in materia di intelligenza economica”, ha aggiunto Besson. “Sembra che ciò riguardi la vettura elettrica ma non voglio andare oltre”, ha dichiarato. Renault si rifiuta per il momento di rivelare il minimo dettaglio su questa vicenda, a causa dell’indagine interna in corso, ma un portavoce del gruppo ha parlato ieri di “fatti gravi” pur precisando che in questo momento non c’è ufficialmente alcuna denuncia. Ha segnalato che il presidente e ad del gruppo, Carlos Ghosn, ne è “stato informato”, come il suo numero due, Patrick Pelata. Secondo fonti vicine al dossier, l’indagine interna avrebbe permesso di provare che informazioni che chiamano in causa l’interesse dell’impresa sarebbero state trasmesse all’esterno. Uno dei dirigenti interessati fa parte del cda di Renault ed un altro lavora sul programma dei veicoli elettrici, il programma faro della casa automobilistica francese, secondo queste fonti. Le sospensioni sono arrivate lunedì e ai dirigenti in questione è stato intimato di lasciare i loro uffici immediatamente.

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