Il Coronavirus è un’epidemia sempre più pericolosa e il cui numero di contagiati cresce giorno dopo giorno. Quali effetti può avere sulla Moto GP e sul WSBK 
Aumentano, giorno dopo giorno, le terribili notizie riguardanti il Coronavirus: cresce il numero di persone contagiate, aumentano i paesi a rischio. Negli ultimi due giorni, l’Italia ha vissuto un’impressionante impennata, passando a oltre 70 casi di persone positive solo nel nord Italia, con due decessi. Il mondo dello sport sta subendo le conseguenze di tutto ciò: sospese le principali attività agonistiche in programma quest’oggi nelle aree di Lombardia e Veneto, tra cui le partite del campionato di calcio di Serie A. Quali conseguenze potranno esserci nel mondo del motociclismo? Per i primi appuntamenti su suolo italiano ci sarà ancora da aspettare un paio di mesi, ma i rischi sono legati soprattutto ai tanti italiani che lavorano nei paddock in tutto il mondo.
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Coronavirus, le prossime gare in Italia e gli operatori nei paddock
I prossimi eventi sportivi legati al motociclismo che si terranno in Italia avranno luogo tra qualche settimana. Si comincia col CIV, 25 e 26 aprile a Misano, poi 23 e 24 maggio a Imola. Il mondiale SBK farà tappa a Imola dall’8 al 10 maggio, mentre il GP d’Italia avrà luogo al Mugello il 30 e il 31 maggio prossimo. Ovviamente la speranza è che fino ad allora la soluzione sia migliorata e perciò non ci siano particolari complicanze nell’organizzare questa tipologia di eventi. Ma il rischio principale, al momento, è legato alla presenza di italiani nei principali paddock. In questo momento sono in corso i test ufficiali di rito a Losail e Phillip Island, e almeno la metà degli italiani a lavoro provengono proprio dal nord Italia, destando la preoccupazione di tutti gli altri addetti ai lavori. Sarà compito delle autorità sportive garantire la sicurezza degli eventi.
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