Yamaha, brevettato il sistema per rilevare incidenti: come funziona

La Yamaha ha appena brevettato un sistema di rilevazione in caso di incidenti in moto: diversi potrebbero esserne i modelli dotati in futuro

Yamaha
Yamaha

La Yamaha è in continuo sviluppo riguardo alla tecnologia intelligente ed a tal proposito, come riportato da InMoto.it, ha depositato un brevetto per un nuovo sistema di rilevazione in caso di incidenti in moto

Il sistema giapponese sembra poter reggere il paragone con quello di chiamata elettronica di emergenza messo a punto dalla BMW. Entrambi sono capaci di rilevare sia l’incidente che la posizione del pilota, se è ancora sul mezzo o meno. Il dispositivo tecnologico della Yamaha invia poi la chiamata ai servizi di emergenza lanciando l’allarme riguardo il sinistro e ne indica la posizione.

Inoltre, in automatico, la moto dovrebbe suonare ininterrottamente il clacson ed attivare le frecce. In questo modo, le persone vicine al luogo dell’incidente possono rendersi più facilmente conto di quanto stia accadendo. Inoltre, qualora uscisse di strada, verrebbe rintracciato più velocemente. Il brevetto è stato montato su una sportiva, l’YZF-R125. Grazie alle piccola dimensioni del dispositivo, esso potrebbe trovare spazio su diversi tipi di mezzi.

MotoGP, scontro tra Yamaha e Ducati sulla riduzione dei costi

Valentino Rossi durante i test pre-stagione della MotoGP (foto Getty)

Intanto è scontro tra Yamaha e Ducati per quel che riguarda la riduzione dei costi complessivi. Il coronavirus ha messo seriamente in crisi il sistema motociclistico e la Dorna, per questo motivo, ha disposto 9 milioni di euro per aiutare i team di Moto2 e Moto3 per i prossimi 3 mesi.

Per la massima serie, però, non c’è stata una precisa pianificazione. A tal proposito la Ducati avrebbe chiesto di ridurre i prototipi a disposizione per ogni pilota ad una sola unità. Mario Menegalli, team manager della Yamaha, ha prontamente respinto la possibilità affermando che questo potrebbe essere più un problema che un vantaggio. Ancora, a sua detta, “comprometterebbe molto sia tecnicamente che in termini di spettacolo”.

LEGGI ANCHE—> Coronavirus, i concessionari verso la riapertura in Germania: la data

Impostazioni privacy