La multa per divieto di sosta è nulla o no quando viene elevata ad un solo veicolo nonostante la violazione sia commessa anche da altri? Facciamo chiarezza. 
“Mal comune mezzo gaudio” recita un vecchio detto popolare. Ma questo sicuramente non vale per le multe. Il fatto che per un’infrazione il Vigile urbano abbia multato noi insieme ad altri, di certo non servirà ad alleggerirci meno il portafoglio.
Tuttavia, da un punto di vista della validità della contestazione, vien da chiedersi se la sanzione sia nulla qualora l’autorità abbia discrezionalmente effettuato una multa soltanto ad un veicolo nonostante la presenza di altri che contemporaneamente stavano infrangendo la medesima norma del codice stradale. L’esempio più lampante è quello del parcheggio in divieto di sosta. È nulla se non viene elevata a tutti?
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Multa per divieto di sosta: nulla se comminata ad un solo veicolo?
Per maggior chiarezza, è necessaria una breve premessa circa la norma che l’autorità assume violata dal conducente nel momento in cui eleva una contestazione per divieto di sosta. Si parla dell’articolo 158 del Codice della Strada. Quest’ultimo prevede tutti i casi in cui il conducente del veicolo non è autorizzato ad arrestare il veicolo per un tempo prolungato. La pena, una sanzione amministrativa che va da 40 a 163 euro per i ciclomotori ed i motoveicoli a due ruote e da 84 a 335 per i restanti veicoli in caso di sosta negli spazi riservati allo stazionamento e alla fermata degli autobus e dei mezzi pubblici, negli spazi riservati alla fermata o alla sosta dei veicoli per persone invalide e pertinenze e nelle corsie o carreggiate riservate ai mezzi pubblici. In questi casi alla pena pecuniaria si aggiunge quella accessoria della decurtazione di numero 2 punti dalla patente.
La sanzione va da 24 a 97 euro per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote e da euro 41 a euro 168 per gli altri veicoli, nel caso delle altre ipotesi di cui all’articolo in questione.
Chiariti i rischi a cui si va incontro infrangendo le disposizioni dell’articolo 158 del Codice della Strada, è bene chiarire che se la multa, nonostante i veicoli in divieto di sosta siano molteplici, viene elevata solo ad uno, questa non sarà nulla.
Il motivo è presto che spiegato. In primo luogo perché la mancata comminazione della sanzione anche ad altri, non far venir meno l’antigiuridicità del comportamento del contravvenuto. A ciò non si può opporre neppure l’articolo 97 della Costituzione, il quale sancisce il buon andamento nonché l’imparzialità della Pubblica Amministrazione: uno scorretto comportamento non influisce, infatti, sulla violazione in sé.
In più vi è da aggiungere che nessun giudice, in sede di impugnazione, potrà annullare il verbale elevato. Ciò in quanto l’autorità giudiziaria non è competente ad esprimersi sugli atteggiamenti discrezionali delle autorità. Non è un’ingiustizia ma un’esplicazione pratica del principio della suddivisione dei poteri nel nostro Stato di diritto. Non è concessa ingerenza tra esecutivo, legislativo e giudiziario.
Si può fare qualcosa nei confronti dell’agente che ha discrezionalmente elevato la sanzione ad un solo veicolo piuttosto che a tutti?
Il Vigile Urbano potrà addurre quale motivazione il fatto che nel frattempo si è trovato a dover fronteggiare altre situazioni, che lo hanno distolto dal comminare la multa a tutti i veicoli in sosta vietata. Non potrà, dunque, essergli mossa accusa alcuna. Al massimo, l’unica azione esperibile dal conducente sarebbe rappresentare la circostanza al Comune cui appartiene l’Agente. Sarà questo a poter decidere di aprire un procedimento disciplinare a carico del suo dipendente.
Portando la questione su un piano penale, invece, è inverosimile che il Vigile possa essere accusato di omissione d’atti d’ufficio, poiché questi ultimi sono solo alcune categorie determinati di atti e non le multe.
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