SpaceX, cos’è il progetto spaziale di Musk: astronauti, mezzi, obiettivi

SpaceX, la compagnia di Elon Musk, è la prima società privata a portare uomini nello spazio. Il grande sogno del proprietario di Tesla è colonizzare Marte

SpaceX, il progetto spaziale di Musk: gli astronauti, i mezzi, gli obiettivi
SpaceX, il progetto spaziale di Musk: gli astronauti, i mezzi, gli obiettivi

Per la prima volta, una società privata porta uomini nello spazio. E’ il traguardo storico della SpaceX di Elon Musk, visionario proprietario della Tesla, che ha in programma viaggi intorno alla Luna, colonie umane su Marte, e la creazione di una rete di 12 mila satelliti per l’internet spaziale in tutto il mondo.

Il lancio di mercoledì 27 maggio alle 22.33 ora italiana segna un punto di non ritorno. Dalla rampa 39A di Cape Canaveral, dove sono partite alcune delle missioni Apollo, salirà verso lo spazio un razzo Falcon 9 che prevede in cima una navicella Dragon-2, entrambi progettati dalla SpaceX. A La navicella ospita due astronauti NASA, Doug Hurley, 53 anni, e Bob Behnken, 49.

Chi sono i due astronauti del primo lancio SpaceX

Dopo quasi dieci anni, gli Stati Uniti tornano a mandare in orbita astronauti dal proprio territorio: non era più successo dalla conclusione dei lanci degli Space Shuttle l’8 luglio 2011.

Come racconta Giuseppe Sarcina sul Corriere della Sera, Behnken è un colonnello dell’Air Force, Hurley un colonnello in pensione dei Marines. Compagni di classe al corso per astronauti della NASA, sono diventati grandi amici.

Hurley, spiega il corrispondente del Corriere dagli USA, è un ingegnere meccanico del Missouri e avrà il compito di gestire l’attracco alla stazione spaziale internazionale. Behnken, invece, cura le operazioni di lancio e di rientro sulla Terra.

Gli astronauti del primo volo Space X
Gli astronauti del primo volo Space X

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Il Falcon 9 e la Dragon 2: i mezzi del lancio

Come da tempo non succedeva, gli occhi del mondo tornano a puntarsi su Cape Canaveral e sul razzo Falcon 9, il lanciatore a due stadi con motori Merlin a ossigeno liquido e kerosene RP-1, e sulla navicella Dragon. Il Falcon 9, progettato per poter riutilizzare il primo stadio, è stato già utilizzato per il rifornimento della Stazione Spaziale Internazionale nell’ambito del programma Commercial Orbital Transportation Services, grazie a un accordo con la NASA.

La navicella Dragon 2 rappresenta l’evoluzione della prima generazione della capsula per il trasporto di esseri umani. Ne esistono di due tipi: oltre alla Crew Dragon per inviare equipaggi in orbita, è stata realizzata anche una versione con funzione cargo.

La Dragon 2, ricorda Focus, monta otto motori SuperDraco per un atterraggio “dolce” e prevede un sistema di sicurezza avanzato per portare in salvo gli astronauti in caso di problemi.

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La storia della SpaceX

La storia della SpaceX
La storia della SpaceX

La SpaceX, ultimo progetto futuristico di Elon Musk, inizia nel 2002. La compagnia si stabilisce all’inizio in un vecchio magazzino a El Segundo, in California, e pianifica il Falcon 1, il primo razzo chiamato così in onore della Millenium Falcon di Guerre Stellari. Musk pianificò che il primo lancio del Falcon 1 si sarebbe svolto nel novembre 2003, 15 mesi dopo l’avvio della compagnia.

L’obiettivo di Musk è di aumentare l’affidabilità e di ridurre i costi dei lanci verso lo spazio. Il sogno resta comunque lo sviluppo delle tecnologie per colonizzare Marte e consentire una presenza umana stabile sul “pianeta rosso”.

Il progetto “decolla”, è proprio il caso di dirlo, il 28 settembre 2008 quando il Falcon 1 diventa il primo razzo di una società privata nell’orbita terrestre. Dopo tre tentativi falliti, il successo del quarto lancio conduce alla firma del contratto con la NASA da 1,6 miliardi di dollari per il trasporto merci verso la Stazione spaziale internazionale.

Un anno dopo, SpaceX diventa la prima compagnia privata capace di lanciare e recuperare un veicolo spaziale, la navicella Dragon. Il 25 maggio 2012, la capsula sarà anche il primo veicolo spaziale di un’azienda privata a raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale.

I traguardi pionieristici della SpaceX continuano. Il Falcon 9 viene mandato in orbita geosincrona il 3 dicembre 2013. Nel dicembre 2015 il primo stadio del razzo atterra sulla terra ferma dopo aver raggiunto l’orbita. Il Falcon è il primo mezzo spaziale privato a decollare e a tornare sulla Terra, grazie a un atterraggio verticale. Il riutilizzo dei materiali e dei razzi per il lancio è il principale vettore per l’abbattimento dei costi delle missioni voluto dal fondatore Musk.

Quattro mesi dopo l’operazione si ripete con una sostanziale differenza: l’atterraggio avviene su una piattaforma in mezzo all’oceano.

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I progetti futuri: la Starship

SpaceX, che già ora vive di lanci spaziali, sta sviluppando anche la Starship, la navicella cha fa parte di un nuovo ambizioso progetto di lanciatore riutilizzabile. E’ una nave spaziale in acciaio lucido, una sorta di gigantesco Space Shuttle che potrebbe sostituire tutti i veicoli della compagnia. Nelle intenzioni di Musk, sarà la base per i voli sulla Luna e per stabilire le prime colonie su Marte. La Starship, completamente riutilizzabile, è destinata a rendere celebre il paesino di Boca Chica, in Texas. Qui Musk sviluppa il progetto, da qui dovrebbe partire il primo lancio con equipaggio della nave spaziale, previsto per il 2023. Yūsaku Maezawa, un miliardario giapponese, ha comprato tutti i nove posti del primo viaggio verso la Luna e ne ha regalati otto ad una serie di artisti.

Starlink, 12 mila satelliti per l’internet spaziale

L’altro sogno della SpaceX è il progetto Starlink, una rete di 12 mila satelliti a orbita bassa per quello che viene definito “internet spaziale”. Musk vorrebbe che più della metà del traffico su Internet passasse attraverso la sua rete satellitare, che potrebbe garantire connessioni veloci, si stima che i messaggi viaggeranno a una velocità doppia rispetto all’attuale fibra ottica, anche in zone remote del pianeta. Un sistema simile, oltre ad aumentare il numero di persone raggiunte dalla tecnologia, potrebbe rappresentare un’enorme vantaggio per le operazioni di trading finanziario, in cui una frazione di secondo può significare un guadagno di milioni.

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