Gel igienizzante in auto, lasciarlo al sole è pericoloso: i rischi

La polizia di Abu Dhabi avverte: “I gel igienizzanti a base alcolica sono infiammabili, non lasciateli al sole in estate”

Gel igienizzante in macchina, lasciarlo al sole è pericoloso: i rischi
Gel igienizzante in macchina, lasciarlo al sole è pericoloso: i rischi

La domanda sorge spontanea, ora che ci stiamo avviando all’estate della fase due, o forse tre. Il covid-19 non è ancora sconfitto, il rischio zero non c’è, i gel igienizzanti per le mani vanno sempre tenuti a portata di mano negli spostamenti. Ma quando salgono le temperature, è sicuro lasciarli in macchina al sole? Considerato che si tratta di prodotti a base alcolica, e dunque infiammabili, la risposta è no.

Innanzitutto, non vanno tenuti sotto la diretta luce del sole, o esposti al calore forte per lunghi periodi di tempo. L’ha fatto capire anche la polizia di Abu Dhabi, dove le temperature nei giorni più caldi possono anche superare i cinquanta gradi. Per i gel sanitizzanti, e per i guanti, sottolinea una nota, vanno rispettate le stesse precauzioni che si usano per profumi o accendini, perché possono trasformarsi nell’innesco di un incendio.

Anche in altri Paesi del mondo, abbondano le domande e le ricerche su internet a proposito dei rischi che si corrono lasciando il gel in macchina al sole.

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Gel igienizzante, cosa si rischia a lasciarlo al sole

https://twitter.com/Aasif_Patel/status/1269672855849009155

A maggio, il profilo Facebook di una stazione dei vigili del fuoco del Wisconsin ha pubblicato la foto di uno sportello d’auto notevolmente danneggiato da un principio di incendio per accompagnare un messaggio sui pericoli connessi al gel dimenticato in auto. I gel sanitizzanti efficaci contro il covid-19 hanno una base alcolica minima del 60%, dunque sono evidentemente infiammabili. Questo vuol dire che, se esposti alla fiamma di un accendino o a qualcosa che inneschi la fiamma, prendono fuoco facilmente.

I vigili del fuoco del Wisconsin hanno cancellato il post e spiegato meglio il concetto del rischio connesso. Hanno fatto riferimento ad alcuni casi in cui “la luce riflessa attraverso una bottiglietta trasparente, diretta su una superficie combustibile, ha provocato un incendio“.

Il rischio non sarebbe tanto quello dell’autocombustione, dunque. Ma al calore il gel potrebbe fuoriuscire, se la bottiglietta non è chiusa bene o subisce un’azione deformante della plastica per via del calore, e trasformarsi in pericoloso propellente.

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