La stagione 2020 di Formula Uno sarà davvero anomalo: altri tre Gran Premi sono stati cancellati, quelli di Singapore, Baku e Giappone. 
A distanza di pochi giorni dall’ufficializzazione del calendario per la stagione 2020 di Formula Uno, Liberty Media non ha escluso di voler inserire anche tappe extra Europa, ma di voler prendere in considerazione questa possibilità sulla base dell’andamento dell’epidemia da Coronavirus, che ha finora portato alla cancellazione di importanti appuntamenti che erano ormai una tradizione per il Circus. A questo elenco ora si aggiungono altre location storiche, quelle di Singapore, Giappone e Azerbaijan (Baku).
La decisione è comunque legata a motivazioni differenti. A Baku e Singapore non si corre su un circuito permanente, ma questo viene allestito per l’occasione pochi giorni prima dell’evento. In virtù della situazione attuale, che rende ancora incerta una programmazione a così lunga distanza, si è così deciso di fare marcia indietro nel timore di poter arrivare al dietrofront con scarso preavviso e sconvolgere i piani degli addetti ai lavori. Nel Paese del Sol Levante il problema è invece legato alla pandemia: qui il governo ha infatti messo in atto una serie di rigide misure restrittive, al momento difficilmente compatibili con un appuntamento così importante. 
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Tre nuovi Gran Premi di Formula Uno cancellati – Che stagione ci aspetta?
Pur potendo contare almeno per ora su un calendario di base, che prevede solo tappe nel Vecchio Continente, a cui si dovrebbero aggiungere a conclusione quelle di Abu Dhabi e Bahrain, questa decisione non può che alimentare ulteriori dubbi su questa annata davvero particolare. Anche per le varie scuderie diventa infatti difficile pianificare al meglio ogni aspetto organizzativo. Nel frattempo non sono state ancora prese decisioni ufficiali per il Vietnam, una delle novità del 2020, ma anche qui è probabile la cancellazione: il tempo a disposizione per allestire il circuito è davvero poco.
L’intento di Liberty Media è comunque quello di riuscire a organizzare almeno 13-15 gare, in modo tale che gli impegni stagionali non siano troppo risicati.
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