Disco Orario, quando si rischia la multa: cosa dice la legge

Multa per mancata apposizione del disco orario: quando e come va utilizzato. Cosa dice il Codice della strada sul suo impiego.

Parcheggio
(Peggy und Marco Lachmann-Anke -Pixabay)

Con la crescente esigenza da parte delle Amministrazioni Locali di dover “far cassa“, come si suole dire in gergo, per cercare di risanare i bilanci, ormai le aree in cui poter parcheggiare gratuitamente, seppur per un tempo limitato, sono diminuite drasticamente. Per rassegnazione, ma non si esclude la dimenticanza, sono numerosi gli automobilisti che hanno riposto il disco orario in un cassetto.

Eppure, è necessario sapere che avere quest’ultimo con sè potrebbe scongiurare il rischio di una multa. Qualora si avesse la necessità di parcheggiare in una determinata zona per la quale il Comune lo richiede, va utilizzato senza scuse di sorta. Ma sul disco orario cosa dice la legge? A quanto potrebbe ammontare la sanzione? E soprattutto, se non lo si ha con sé è possibile sopperire in qualche modo? La parola al Codice della Strada.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Multa per eccesso di velocità con autovelox: due novità dalla Cassazione

Disco Orario: modalità di impiego, multa, e tutto quello che c’è da sapere

Polizia Locale
(Getty Images)

Tra le multe maggiormente comminate agli automobilisti, insieme a quella per eccesso di velocità, ci sono quelle relative ai parcheggi. Vi sono delle aree dove vigono delle limitazioni della durata della sosta dei veicoli, in cui è necessario esporre il noto disco orario. Le zone dove deve essere utilizzato il dispositivo sono indicate con apposita segnaletica che mostra anche il minutaggio totale durante il quale un mezzo può rimanere parcheggiato.

Il disco orario è formato da una custodia in plastica con all’interno una rotellina che il proprietario può spostare scegliendo l’ora esatta in cui il conducente ha posteggiato il veicolo. Da quel momento si potrà rimanere per il tempo totale indicato dal cartello.

Sono diverse le sanzioni in cui un automobilista può incorrere relativamente alle aeree in cui va esposto il disco orario. La prima è appunto la mancata esposizione del dispositivo, che secondo il Codice della strada, precisamente all’art.157 comma 6, può essere sostituito con un foglio di carta in cui segnare ora e data di arrivo. In questo caso la sanzione, in forza del comma 8 del medesimo articolo, è di 42 euro, che divengono 29,40 se la multa viene pagata entro i cinque giorni dalla notifica.

Nel caso in cui, invece, si è superato il limite massimo di tempo previsto all’interno della zona la sanzione varia dai 26 euro, (18,20 se pagata entro cinque giorni) fino a 102 euro. Stessa somma è prevista anche per chi indica un errato orario di arrivo spostando in avanti le lancette. L’importo della sanzione varia in base al tempo di permanenza oltre il limite consentito.

Se l’infrazione si verifica al di fuori del centro abitato le sanzioni, ex art.6 del Codice della Strada, aumentano e sono comprese tra i 42 ed i 173 euro per i tre casi sopra esposti. In alcune aree, previa indicazione sul segnale, può essere prevista anche la rimozione forzata del veicolo. Circostanza contemplata anche nel caso in cui quest’ultimo crea pericolo o non è parcheggiato in maniera corretta nelle strisce. Il Codice della strada non prevede l’uso del disco orario per le persone disabili che espongono il contrassegno sul proprio veicolo.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Multe Auto, quanti giorni per lo sconto: le novità del Decreto Rilancio

Impostazioni privacy