F1 GP Austria in pillole: Bottas top, Leclecrc plus Hamilton mah…?

Questi in sintesi i fatti salienti del GP d’Austria che assegna la prima vittoria stagionale, la tredicesima in carriera, a Valttery Bottas. Tanti i ritiri, molti colpi di scena soprattutto nel finale.

GP Austria
Valtteru Bottas conquista in Austria il tredicesimo gran premio della sua carriera (Getty Images)

Hamilton retrocessoLewis Hamilton viene retrocesso in terza fila, quinta posizione al fianco di Sergio Perez, per non avere rispettato una bandiera gialla nella terza sessione delle qualifiche di ieri. Dopo la pole sfumata a vantaggio di Bottas, un altro passo indietro. Il primo colpo di scena in negativo per il campione del mondo in carica.

LEGGI > La cronaca del Gran Premio giro per giro

 

Leclerc resta in piedi – Leclerc decide di non inginocchiarsi come molti altri piloti. Ma è una scelta motivata e ragionata: “Ciò che conta è il nostro comportamento quotidiano, non i gesti formali che potrebbero essere assunti in modo controverso. Non mi inginocchierò prima della partrenza ma questo non vuol dire che sia meno impegnato di altri nella lotta al razzismo”.

Verstappen singhiozza – All’11esimo giro la Red Bull di Verstappen si inchioda e balbetta. Sembra spegnersi in corsa: il pilota la spinge a testate, poi la riavvia quindi la porta per inerzia ai box. Qui cambiano gomme e volante: la macchina non parte, failure ai freni. Poi parte ma si ferma dopo due metri. Ritiro. Come esodio per quello che doveva essere l’unico avversario di Hamilton è da dimenticare.

Ricciardo salta fuori – Dopo una buona partenza e test tutto sommato lusinghieri, anche Ricciardo porta fuori dalla pista la sua Renault che rallenta paurosamente e si incanala senza potenza ai box.

Stroll lo segue – Stessa sorte per Lance Stroll che sembrava essere la vera sorpresa del gran premio. L’uscita di scena, al 22esimo giro, viene anticipata da un team radio nel quale il pilota lamenta un calo di potenza. Alla fine a pregiudicare la sorprendente Racing Point è un problema elettronico ai sensori.

Vettel danneggiato – Subito dopo l’ingresso della cafety car Sainz e Vettel entrano quasi in contatto. Lo spagnolo sembra tagliare un po’ la traiettoria ma il tedesco arriva lungo. Sono i due protagonisti del mercato di queste ultime settimane, uno in entrata e uno in uscita dalla Ferrari. Per osmosi Vettel esce anche questa volta: dopo un 180 in posta ma senza danni apparente. L’unica cosa ferita è la dignità. Pessimo modo di festeggiare il compleanno. Nessuna indagine, nessuna colpa.

Grosjean, week end nero – Confermando sensazioni piuttosto tetre sulla Haas che proprio non riesce a dimostrarsi nemmeno lontanamente all’altezza dei tempi medi del circuito, il francese se ne va al 50esimo giro. Ma la sua auto, così come quella di Magnussen – anche lui fuori – non fa notizia.

Raikkonen rientra a piedi – Al 55esimo giro del GP d’Austrial’anteriore sinistra di Kimi va a farsi un giro. Probabilmente non era stata fissata bene. L’Alfa Romeo rischia un bel multone, davvero pericolosa la passeggiata di quella gomma, e Raikkonen torna a piedi.

Albon, patatrac – Ingolosito dalla possibilità di andare ad attaccare Hamilton e rifarsi dello sgarbo subito in Brasile quando l’inglese lo scorso anno gli scippò all’ultimo istante il primo podio in carriera, Albon esce clamorosamente. Contatto tra lui e Hamilton che forse resta un po’ largo. Hamilton prende 5” di penalità ma nessuno restituisce il terzo posto al thailandese della Red Bull.

Leclerc, l’acuto – Il pilota Ferrari si rende conto di avere qualcosa da dire nel GP d’Austria e lo fa quasi alla fine quando le Mercedes vanno in affanno con le temperature e lui ne approfitta andando ad attaccare Hamilton proprio mentre l’inglese viene penalizzato. La prova di forza di Leclerc restituisce dignità e orgoglio a una Ferrari ammaccata.

Il Finale – Succede tutto negli ultimi tre giri. Bottas vince con pieno merito e senza mai commettere errori nonostante la pressione di Hamilton e lo stress delle safety car. Hamilton paga i suoi errori e finisce quarto scavalcato sia da Leclerc che da un sorprendente Norris, protagonista di un meraviglioso braccio di ferro con Carlos Sainz, quinto. Perez con la Racing Point è solo sesto.

LEGGI ANCHE > GP Austria: ordine d’arrivo e classifica finale

Impostazioni privacy