GP Silverstone qualifiche, Leclerc sotto inchiesta: la decisione

Charles Leclerc ha chiuso al quarto posto le qualifiche del GP Silverstone. Sul monegasco della Ferrari pesava però una possibile penalità

GP Silverstone qualifiche, Leclerc sotto inchiesta: attesa per la decisione
GP Silverstone qualifiche, Leclerc sotto inchiesta: attesa per la decisione

Clarles Leclerc si è mostrato evidentemente soddisfatto, e non potrebbe essere altrimenti, per il quarto posto in qualifica a Silverstone. Il monegasco ha chiuso a un decimo da Max Verstappen con una SF1000 decisamente scarica dal punto di vista aerodinamica. Una scelta che aumenta la velocità in rettilineo e consente al team anche di diversificare le strategie. Leclerc infatti ha completato il miglior tempo in Q2 con le gomme medie, mentre Vettel con le morbide. Dunque, i due piloti Ferrari partiranno con mescole diverse in gara.

Sul quarto posto di Leclerc, però, resta l’ombra di una possibile penalità per “unsafe release”. Ovvero un’uscita imprudente dal box. Infatti durante le qualifiche ha di fatto tagliato la strada a Lance Stroll sulla Racing Point, vera delusione di queste qualifiche insieme ad Albon, che è comunque riuscito a frenare in tempo.

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GP Silverstone. Leclerc, la decisione

Charles Leclerc, GP Silverstone
Charles Leclerc, GP Silverstone

“Stroll non l’ho proprio visto – ha ammesso il monegasco dopo la sessione a Sky Sport. L’episodio è avvenuto nella parte finale della Q3. Ma, scrivono i commissari, dopo averlo rivisto “non consideriamo il suo comportamento come pericoloso“. Dunque, non si è trattato di unsafe release. Leclerc partirà in seconda fila, dalla quarta casella della griglia.

Fino al gran premio d’Ungheria della scorsa stagione, l’unsafe release veniva sanzionato con una multa a carico delle scuderie. Un meeting successivo al GP Germania, quando ancora Leclerc fu protagonista di un unsafe release a potenziale danno di Sebastien Grosjean punito con 5 mila dollari di multa, la F1 ha deciso di cambiare strategia.

La sanzione monetaria alla squadra non è un deterrente abbastanza efficace, questa in sintesi la posizione di Michael Masi che allora spiegava un cambiamento nelle sanzioni. Questo comportamento, diceva prima del GP Ungheria, “verrà punito con una penalitàò in tempo per il pilota, che ci sia un effettivo vantaggio o meno”.

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