Robert Shwartzman, chi è il pilota russo “napoletano” che sogna la Ferrari

Robert Shwartzman è in testa al Mondiale di Formula 2 dopo tre gare. Il gioiello della ferrari Drivers Academy sa anche cantare in napoletano

Shwartzman, il russo "napoletano" che sogna la Ferrari
Shwartzman, il russo “napoletano” che sogna la Ferrari

Non fatevi ingannare dalla faccia pulita e giovane. Robert Shwartzman, in tre gare, si è preso la Formula 2. Debuttante di San Pietroburgo, corre per il Team Prema ma è soprattutto il gioiellino della Ferrari Drivers Academy come Mick Schumacher.

L’anno scorso, in Formula 3, si è guadagnato il soprannome di re dei sorpassi. Freddo, senza paura, ha centrato tre vittorie e dieci podi in dieci gare, illuminate da una serie di manovre da applausi.

La promozione in Formula2 se l’è guadagnata sul campo. “Sarà la stagione più dura della mia vita”, ha detto prima del via del Mondiale. “Sono al primo anno in F2, ovviamente mi manca il feeling con la macchina. Non c’è tempo per conoscerla, devo solo mettermi alla guida e cercare subito il risultato”.

Corre anche con un peso non facile da reggere quando hai solo vent’anni. Ad aprile, infatti, è morto il padre, Mikhail, vittima del coronavirus. La sua dedica per la prima vittoria nella categoria al Red Bull Ring ha commosso tutti.

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Schwartzman, rookie da record in Formula 2

Schwartzman, rookie da record in Formula 2
Schwartzman, rookie da record in Formula 2

Proprio l’andamento di quella Feature Race, e delle altre due che hanno aperto la stagione, raccontano il valore aggiunto del russo. Shwartzman non ha lo spunto sul giro secco, in questo è molto diverso da Charles Leclerc che già in Formula 2 aveva dimostrato la sua predisposizione a fare il vuoto in qualifica con tre pole position nelle sue prime tre gare al debutto nella categoria.

Il russo, però, è l’uomo della domenica. Si accende quando si spengono i semafori e comincia la gara. Fa la differenza quando si vedono i progetti di campioni. Due vittorie e un terzo posto nelle prime tre Feature Race valgono 81 punti, quattro in più di quelli di Leclerc allo stesso punto del 2017, uno in più di Lando Norris dopo il terzo GP della sua stagione da rookie in Formula 2, il 2018.

Shwartzman sta avviando un’interessante concorrenza interna con Mick Schumacher, anche lui nel Team Prema, fresco di primo doppio podio in stagione in Ungheria. Il tedesco appare più metodico, meno esplosivo magari all’inizio, ma sa anche lui come uscire alla distanza.

In ogni caso, al momento il russo si sta affermando come il primo della classe. E se andrà avanti così, il responsabile della Ferrari Drivers Academy Laurent Mekies potrebbe anche accelerare la sua promozione in Formula 1. Possibilmente già nella prossima stagione in Alfa Romeo o alla Haas.

Shwartzman si sta preparando il terreno. Come Vettel che si dilettava con Toto Cutugno, in compagnia dell’ingegnere di pista Mario Gargiulo, di Massa Lubrense, via radio ha intonato “o’ surdato nnammurato” dopo la vittoria a Budapest. Buona l’intonazione, sorprendente l’accento, impeccabile. La Ferrari lo aspetta.

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