Vettel in Racing Point, possibile tentativo per bloccare accordo

L’accordo fra Sebastian Vettel e la Racing Point è considerato ormai vicinissimo. Ma fra le due parti si sono inseriti gli sponsor di Sergio Perez

Racing Point, gli sponsor di Perez vogliono bloccare l'accordo con Vettel
Racing Point, gli sponsor di Perez vogliono bloccare l’accordo con Vettel

Nelle ultime settimane, l’accordo fra Vettel e la Racing Point, destinata a diventare Aston Martin dal 2021, sembrava cosa fatta. Lawrence Stroll, proprietario del team e padre di Lance, avrebbe attivato la clausola per poter interrompere il rapporto con Sergio Perez prima della scadenza naturale del contratto.

L’accordo non è stato annunciato, come inizialmente previsto, durante le due settimane di Silverstone anche se l’assenza del messicano, positivo al Covid-19 e sostituito nelle due gare da Nico Hulkenberg, potrebbero aver influito nella scelta. Non sarebbe certo stato un gesto delicato dargli il benservito in questo contesto.

Secondo le ultime indiscrezioni, il team avrebbe offerto al tedesco in uscita dalla Ferrari un contratto da 15 milioni di dollari, che Vettel dovrebbe a questo punto firmare in occasione del GP del Belgio a Spa-Francorschamps.

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Racing Point, tra Perez e Vettel si inserisce Slim

Racing Point, tra Perez e Vettel si inserisce Slim
Racing Point, tra Perez e Vettel si inserisce Slim

Ma secondo il sito SpeedWeek, i colpi di scena non finiscono qui. Nella storia si è inserito Carlos Slim, il miliardario messicano tra i principali sponsor di Perez, che si sarebbe detto disposto ad aumentare la sua partecipazione finanziaria pur di vedere il messicano ancora sulla “Mercedes rosa”.

Slim già contribuiva alla sua carriera quando, nel 2011, è diventato pilota di F1 per la Sauber al posto del tedesco Nick Heidfeld diventando il primo messicano nel circus dai tempi di Hector Rebaque tra il 1977 e ilo 1981.

Perez godeva del supporto di Slim, proprietario del colosso delle telecomunicazioni Telmex con un patrimonio stimato in 44 miliardi di sterline. Tanto che per diverso tempo è stato considerato, in maniera un po’ spregiativa, un pilota pagante. T

uttavia, non è detto che questo basti anche perché Lance Stroll non ha certo bisogno particolare di liquidità extra. Gli basta vedere suo figlio al volante, e provare fin dove e fin quanto possibile a mettere paura alle grandi della Formula 1.

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