Ferrari, che attacco da Horner: “Loro motore ha danneggiato Red Bull”

Chris Horner, team principal della red Bull, attacca duramente la Ferrari, mettendo in dubbio il secondo posto ottenuto nella scorsa stagione dal team italiano.

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Chris Horner, team principal della Red Bull (Foto: Getty Images)

Nel corso di questa stagione le difficoltà della Ferrari appaiono evidenti, anzi in Belgio nel corso di questo weekend si è toccato uno dei punti più bassi nella storia di Maranello. Nella scorsa annata, invece, pur non avendo mai potuto impensierire seriamente la Mercedes nella lotta per il itolo, il “Cavallino” è riuscito ad arrivare al secondo posto nella classifica costruttori, complici anche alcune vittorie importanti, come quella di Monza, dove si correrà tra pochi giorni. Non tutto sarebbe però avvenuto in modo totalmente meritato, o almeno questa è l’opinione di Chris Horner, team principal della Red Bull, che non aveva mai nascosto i suoi dubbi sulla power unit utilizzata dal “Cavallino”.

A distanza di tempo è proprio il dirigente della scuderia austriaca a tornare sulla questione, sottolineando come la sua squadra sia stata vittima di una vera ingiustizia.

Chris Horner
Chris Horner (Foto: Getty Images)

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La Red Bull contro la Ferrari: le dure parole di Chris Horner

Nel corso di questi anni in Formula Uno abbiamo imparato a conoscere bene il carattere di Chris Horner, che spesso non ha peli sulla lingua quando deve esprimere le sue opinioni. Uno dei momenti più difficili dello scontro che ha per protagonisti Red Bull e Ferrari si era avuto lo scorso anno ad Austin, quando Max Verstappen arrivò addirittura ad accusare Maranello di avere barato nel tipo di power unit utilizzata.

Un’opinione che ora sembra essere condivisa anche dal team principal: “Le prestazioni che sta avendo in questa stagione la Ferrari appaiono sotto gli occhi di tutti – ha sottolineato il dirigente ai microfoni di Motorsport Week -, ma questo stride ancora di più con quanto accaduto lo scorso anno. Sono infatti sempre più convinto che avremmo potuto ottenere diverse vittorie se loro avessero corso con un motore che sembra essere molto diverso da quello che hanno avuto l’anno scorso”.

La situazione era finita sotto la lente di ingrandimento anche da parte della FIA, che aveva aperto un’indagine sulla power unit del team italiano fino ad arrivare a una sanzione. I dettagli dell’accordo raggiunto tra le parti non sono però mai stati comunicati e puntualmente non mancano gli avversari che esprimono le loro perplessità su quella vicenda. Tra questi c’è anche Horner, che non riesce a nascondere l’amarezza per un secondo posto che avrebbe potuto permettere di ottenere ricavi ben più elevati.

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