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Formula 1

F1, Mercedes spiega: “Perché abbiamo faticato a sorpassare a Monza”

Mercedes, il direttore tecnico Andrew Shovlin ha spiegato perché le Mercedes di Hamilton e Bottas abbiano fatto fatica a sorpassare a Monza

F1, Mercedes spiega: “Perché abbiamo faticato a sorpassare a Monza”

Il GP di Monza, al di là della conclusione a sorpresa con un podio del tutto inatteso e il primo successo di Gasly, ha sorpreso anche per le difficoltà della Mercedes nell’effettuare i sorpassi. Ne ha parlato il direttore tecnico del team Andrew Shovlin, che ha fatto riferimento all’effetto che la nuova norma “anti-bottone magico”. Nessuna mappatura estrema per aumentare la potenza del motore, dunque, ma la stessa modalità per le qualifiche e la gara.

Questo, secondo Shovlin, avrebbe reso le cose più complesse perché fino a Spa i piloti hanno utilizzato tutta l’energia elettrica per prendere vantaggio in rettilineo. Tuttavia, non è l’unico fattore che spiega il comportamento delle vetture.

Per quanto riguarda i livelli di aderenza, Shovlin ha spiegato che il setup dell’ala posteriore viene normalmente definito per consentire velocità in rettilineo e possibilità di sorpassi nelle curve veloci.

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Mercedes, gli interventi a Monza con la bandiera rossa

Ma su un circuito come Monza dove si parte con un’ala molto scarica, l’incremento di velocità che si ottiene attraverso il DRS è contenuto, secondo Shovlin di circa 5 km/h. Sia Bottas sia Hamilton, ha spiegato, hanno raggiunto le velocità massime più elevate in pista. Per andare più forte, “avremmo dovuto cambiare i rapporti della trasmissione. Ma questi rimangono uguali in tutti i Gran Premi, vanno usati a Monaco come a Monza, perciò avremmo potuto fare poco per rendere più facili i sorpassi”.

Shovlin ha anche specificato gli interventi effettuati sulle monoposto di Hamilton e Bottas in regime di bandiera rossa. “Le regole ci permettono solo qualche tipo di intervento. Ad esempio Bottas aveva qualche segnale di surriscaldamento perciò abbiamo modificato i parametri di raffreddamento delle due vetture”. Inoltre, ha spiegato, anche se si modificano alcune componenti è importante che il peso complessivo della vettura resti lo stesso.

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Alessandro Mastroluca

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