Stavolta spunta la Mercedes che non ti aspetti e nelle qualifiche del GP di Imola a dominare la scena è Valtteri Bottas 
Ancora una volta Ferrari incostante e solo parzialmente performante: doppietta della Mercedes con Bottas davanti ad Hamilton. Ma la vera sorpresa è Gasly, travolgente.
Valtteri Bottas – Magari sarà troppo tardi ma il finlandese ancora una volta riesce ad alzare il livello e la testa dimostrando di non essere un cavalier servente. Costringe Hamilton a inseguire e lo mette sotto pressione. Voto 8, è vivo!
Lewis Hamilton – Umano, per una volta. Su una pista che gli piace stavolta accusa la pressione e finisce per commettere un paio di errori che da lui non era lecito attendersi. Cosa che lo rende meno cannibale e un po’ più simile a qualcosa di più umano. Voto 7, quasi normale.
Pierre Gasly – Festeggia il rinnovo del suo contratto con la sua miglior prova in qualifica dell’anno costringendo sulla difensiva anche Verstappen e le Red Bull. Cresce di gara in gara con grande autorevolezza e si dimostra non solo veloce ma anche a suo agio. Voto 8, MVP.
Max Verstappen – Il modo in cui toglie la testa dalla buca dalla Q2 quando l’auto lo tradisce e lo costringe a tornare ai box è da fuoriclasse assoluto. Poi riprende consistenza e si gioca tutte le carte che ha. Ma con la Mercedes il suo mazzo è più sottile. Voto 7.5, miracoloso più che miracolato.
Charles Leclerc – Per lui vale quello si leggerà dopo di Vettel. Fa il massimo con una macchina che denuncia qualche problema e che sembra di nuovo essere meno brillante del solito, sicuramente rispetto a quello che si era visto a Portimao. Tanto basta per sfiorare la terza fila e chiudere settimo. Sufficiente? Quest’anno sì. Voto 6, tanto basta.
Daniel Ricciardo – L’australiano adora Imola e si candida per il secondo podio stagionale che potrebbe diventare importantissimo in chiave mondiale costruttori. Alcuni suoi passaggi sono davvero efficaci e la macchina sembra estremamente aggressiva su un tracciato che risulta adeguato ad entrambi. Voto 6.5, può fare bene.
Sebastian Vettel – Niente di nuovo. Film già visto. Supera la Q1 all’ultimo passaggio, si aggrappa agli ultimi giri per arrivare in Q3, non riesce a trovare velocità e nemmeno spunto finendo per rischiare il tutto per tutto all’ultimo giro, sbagliare e chiudere con il 14esimo posto per restare a guardare . Voto 5, Corazzata Potemkin.
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Sergio Perez – Non è tranquillo è si vede. La questione del contratto che non arriva evidentemente gli toglie serenità. Di solito era quello destinato a salvare la giornata della Racing Point, stavolta delude con un paio di errori non da lui e finisce per restare escluso anche se per soli 10 millesimi. Voto 5.5, non come al solito.
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Lance Stroll – Una delusione, non è la prima: stando ai si dice ha una macchina più performante rispetto a quella di Perez, ma quello che si vede a Imola è un pilota incostante e pasticcione che soprattutto nei giri decisivi del Q2 sbaglia tutto quello che si può sbagliare. Voto 4.5, pasticcione.
