Vettel, campione in crisi: un ex pilota di Formula 1 azzarda la causa

Nessun titolo per Sebastian Vettel nell’era ibrida della Formula 1. Ferrari non abbastanza forte, ma non solo: lo spiega Anthony Davidson.

Sebastian Vettel
Sebastian Vettel (Getty Images)

Non sta finendo nel migliore dei modi l’avventura di Sebastian Vettel con la Ferrari. Il pilota tedesco è naufragato in mezzo ai tanti problemi della monoposto 2020.

Anche Charles Leclerc ha faticato, però meno ed è riuscito anche a conquistare dei risultati positivi. Il quattro volte campione del mondo di Formula 1 ha avuto maggiori problemi nell’estrarre il massimo possibile dalla SF1000, monoposto concepita male e che nel corso della stagione ha avuto bisogno di diversi aggiornamenti per essere più competitiva.

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Davidson commenta la situazione di Vettel

Sebastian Vettel
Sebastian Vettel (Getty Images)

Anthony Davidson, ex pilota di F1, in un’intervista concessa a Motorsport News ha commentato una delle cause dei problemi di Vettel: «Non si adatta al moderno stile di guida con le macchine ibride. Invece era al massimo livello con i diffusori soffiati e con vetture più leggere. Ad esempio, Sato non era a suo agio con i motori V10, però passando ai V8 è migliorato molto. In F3 era quasi imbattibile».

Il britannico ha citato anche Takuma Sato, un altro che ha corso in Formula 1 e che è stato condizionato in passato dal tipo di monoposto. Secondo Davidson, un aspetto condizionante di Seb è proprio il fatto che si sia passati all’era ibrida con monoposto concepite diversamente rispetto a quando lui conquistava titoli con la Red Bull.

Solo Vettel può dire se effettivamente sia così. Va detto che in Ferrari, pur sbagliando in alcune gare negli anni scorsi, non ha mai avuto la concreta possibilità di vincere il titolo. La Mercedes alla fine era sempre la più forte. In alcune occasioni il driver tedesco ha commesso errori evitabili e ciò gli ha impedito di insediare maggiormente Lewis Hamilton, però non si può dire che abbia gettato al vento un Mondiale nei suoi anni in rosso.

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