Valentino Rossi nel team Petronas Yamaha: Uccio svela cosa cambierà

Alessio ‘Uccio’ Salucci racconta cosa cambierà per Valentino Rossi nel team Petronas SRT rispetto a quando correva in quello ufficiale Yamaha.

Valentino Rossi MotoGP team Petronas
Valentino Rossi (Getty Images)

Nel 2021 avrà 42 anni, ma Valentino Rossi sarà ancora in MotoGP. Lascerà il team ufficiale Yamaha per passare a quello satellite Petronas SRT, però avrà un pacchetto tecnico competitivo.

Infatti, partirà con una M1 che sarà identica a quella utilizzata da Maverick Vinales e Fabio Quartararo nella squadra factory. Avrà un supporto praticamente ufficiale. Come ha detto il team manager Wilco Zeelenberg, il Dottore avrebbe voluto portare con sé tutti i suoi uomini di fiducia. Invece dovrà adattarsi a lavorare con persone nuove. Ha avuto l’ok solo per il capo-tecnico David Munoz, il telemetrista Matteo Flamigni e il coach Idalio Gavira.

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Alessio ‘Uccio’ Salucci su Valentino Rossi nel team Petronas

Alessio Uccio Salucci
Alessio Uccio Salucci (Getty Images)

Alessio ‘Uccio’ Salucci è uno storico amico di Rossi e in un’intervista concessa a GPOne.com ha spiegato cosa cambierà tecnicamente per Valentino nel passaggio in Petronas SRT: «Che tre gare dopo Vinales e Quartararo avremo le soluzioni che la Yamaha ci porterà. Poco e niente, a meno che il prossimo anno non ci siano stravolgimenti. Ma in MotoGP non è così. Yamaha ci ha dato una moto factory, vediamo di fare del nostro meglio».

Per il nove volte campione del mondo non ci saranno cambiamenti enormi nel trasferimento nella squadra malese. Troverà un ambiente nel quale si è lavorato molto bene nel 2019 e nel 2020, quindi può pensare di conquistare dei risultati positivi.

Uccio spiega quali sono gli obiettivi per la prossima stagione: «La nostra ambizione è giocarci il podio, stare davanti, stare nei tre, nei cinque, e quindi provare a vincere qualche gara. Al titolo non ci pensiamo, ma dobbiamo tornare protagonisti. Vale è tanto che non sta davanti, deve ritrovare un po’ di feeling e giocarsi i podi».

L’amico di Rossi accantona il sogno del decimo titolo mondiale, ritiene che sia prioritario pensare innanzitutto a trovare le giuste sensazioni in sella alla M1. Poi si punterà a lottare per i podi. Il resto si vedrà. Molto dipenderà dalla moto che Yamaha metterà in pista. A livello di motore non ci potranno essere rivoluzioni, ma su altre aree è possibile intervenire per migliorare la competitività.

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