Dakar 2021, trionfano Peterhansel e Benavides: cronaca ultima tappa

Si conclude a Jedda la 43esima edizione della Dakar che conferma il trionfo di Peterhansel tra le auto e Benavides tra le moto

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Il francese Stephane Peterhansel, registra la sua 14esima vittoria personale alla Dakar (Getty Images)

Una conclusione triste della Dakar, a causa della morte del francese Pierre Cherpin, il motociclista che era caduto alcuni giorni fa e che era è deceduto durante il volo di trasferimento in patria. Ma una conclusione trionfale per Stephane Peterhansel e Kevin Benavides che si confermano al vertice della classifica generale al termine di un’ultima, faticosissima, tappa.

Dakar, Peterhansel imperatore assoluto

Stephane Peterhansel partiva per l’ultima tappa, una lunga prova speciale, con un discreto vantaggio. Si trattava semplicemente di non fare disastri e di controllare la situazione di fronte all’aggressività di un Nasser Al Attiyah che anche ieri aveva vinto la frazione e non aveva alcuna intenzione di rinunciare.

Peterhansel, una sola vittoria di tappa quest’anno, ha giocato tutto ancora una volta sulla sua consistenza e sull’affidabilità della X-Raid Mini. Peterhansel si è limitato a controllare la situazione lasciando sfogare il compagno di scuderia Carlos Sainz, primo al traguardo ma fortemente in ritardo, e Al Attiyah, secondo al traguardo.

Per la X-Raid Mini è la seconda vittoria in due anni dopo quella dello scorso anno di Sainz; ad Al Attiyah, il più vincente di questa 43esima edizione, non bastano sei vittorie di tappa. Il ritardo finale del principe è di 13.51”. Sainz arriva dopo oltre un’ora. Buon quarto il sorprendente polacco Przygonski, quinto con la BRX un altro veterano, Nani Roma.

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Moto, prima vittoria per Benavides

In una classifica moto che ha sofferto di tanti ritardi importanti e di molti ritiri eccellenti, in una gara condizionata da continui colpi di scena, l’argentino Kevin Benavides riesce a reggere all’ultimo assalto del britannico Sam Sunderland che ieri aveva vinto l’undicesima tappa riducendo quasi della metà il suo ritardo.

Benavides ha reagito attaccando: nei primi 100 km. l’argentino della Honda ha raccolto quasi 10’ di vantaggio su Sunderland e da lì in poi, senza correre rischi, si è limitato a gestire il vantaggio lottando testa a testa con il compagno di squadra Brabec, campione uscente. A Brabec la soddisfazione dell’ultima vittoria di tappa, a Benavides la gioia di alzare per la prima volta in carriera il primo trofeo assoluto della Dakar.

Brabec conquista anche il secondo posto a spese di Sunderland, solo 12esimo al traguardo; una splendida doppietta al vertice per la Honda con l’esordiente Daniel Sanders (KTM) ottimo quarto e Lorenzo Santolino di Sherco quinto.

Un cenno alla truppa degli italiani: in classifica generale moto Cesare Zacchetti, 51 anni, pilota privato equipaggiato con una KTM, è 38esimo, il primo del nostro paese. Chiude l’ultima tappa con il suo miglior piazzamento assoluto, un 34esimo posto. Dietro di lui l’inossidabile Franco Picco, 43esimo. Sono gli unici due italiani che sono riusciti ad evitare il ritiro. Tiziano Interno si era ritirato alla quarta tappa, Lorenzo Piolini e Davide Cominardi alla quinta, Angelo Pedemonte alla settima, Francesco Catanese alla ottava, Giovanni Stigliano e Maurizio Gerini, protagonista di una delle notizie più emozionanti di questa Dakar, alla nona.

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L’argentino Kevin Benavides conquista la 43esima edizione della Dakar (Getty Images)

In breve le altre classifiche

Tutto come da programma nelle altre graduatorie: tra i camion il russo Sotnikov con il Kamaz Master ha chiuso in assoluto controllo con il terzo posto la classifica della dodicesima prova speciale alle spalle di Macik (Iveco) e del compagno di squadra Shibalov e alza il trofeo della 43esima edizione garantendo al Kamaz una tripletta sul podio assoluto: Sotnikov, Shibalov e Mardeev con Macik primo di tutti gli altri. Ritirato l’unico equipaggio italiano al via, quello di Paolo Calabria della Orobica con un Man AG 4×4 costretto al forfait fin alla terza tappa.

Tutto come previsto anche nella classifica quad. Dove vince l’argentino Manuel Andujar che dalla settima tappa in poi ha sempre mantenuto la leadership della classifica provvisoria. Vittoria per il Yamaha 700 davanti a un altro Yamaha, il Raptor del cileno Giovanni Enrico (due vittorie di tappa) e all’altro Raptor dell’americano Pablo Cobetti che si conferma sul gradino più basso del podio dopo la vittoria nella tappa conclusiva.

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