Ducati in MotoGP, tutte le vittorie: storia, numeri e curiosità

Ducati in MotoGP, tutte le vittorie nella storia della top-class dal debutto nel 2003. Stoner, campione del mondo nel 2007, guida davanti a Dovizioso

Ducati in MotoGP, le vittorie nella storia: numeri e curiosità
Ducati in MotoGP, le vittorie nella storia: numeri e curiosità

Continuerà fino al 2026 la storia della Ducati in MotoGP. Il team di Borgo Panigale ha conquistato 51 vittorie nella classe regina. Un traguardo festeggiato nell’ultima stagione del Mondiale grazie al successo di Andrea Dovizioso al GP Austria.

Dovizioso è il secondo pilota più vincente nella storia del team in MotoGP dal 2003, la stagione dell’esordio della Desmosedici in top class. Ha ottenuto 14 successi, meno solo dei 23 di Casey Stoner. L’australiano ne ha firmati ben dieci nella sua miglior stagione di sempre, il 2007 in cui si è laureato campione del mondo.

Alle spalle di Dovizioso, nella classifica dei gran premi vinti in Ducati, Loris Capirossi (7), Jorge Lorenzo (3), Danilo Petrucci (2), Troy Bayliss e Andrea Iannone (1)

Il team ha festeggiato anche sei doppiette, ovvero le gare in cui ha occupato entrambi i primi due posti sul podio, e altri 137 piazzamenti sul podio.

In MotoGP, Ducati ha trionfato su 20 circuiti diversi. Le piste su cui la Desmosedici ha raccolto di più sono Motegi, Sepang, Losail e Red Bull Ring, dove si registrano cinque successi. Quattro le vittorie al Mugello, al Montmelò e a Phillip Island.

Seguono in classifica Valencia e Brno (3), Misano e Donington (1). Una sola affermazione, infine, al Sachsering, e poi ad Assen, Jerez, Silverstone, Laguna Seca, LeMans, Motorland Aragón, Shanghai, Istanbul.

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Breve storia della Ducati in MotoGP

Breve storia della Ducati in MotoGP
Breve storia della Ducati in MotoGP

L’arrivo della Ducati in MotoGP segue l’introduzione del nuovo regolamento per i motori a quattro tempio. La prima Desmosedici compare nel 2003, affidata a Loris Capirossi, terzo nella gara d’esordio in Giappone, e a Troy Bayliss.

La moto è un orgoglio tutto italiano, un simbolo di velocità come dimostra il primato di 332,409 km/h toccato dallo stesso Capirossi a Imola. E’ proprio lui a firmare anche la prima vittoria della Desmosedici in top-class, al Montmelò nel 2003 al termine di un’edizione spettacolare del GP Catalunya.

Nel 2006 al posto di Bayliss arriva Gibernau. Lo spagnolo però si fa male nel finale di stagione e per l’ultima gara viene richiamato l’australiano, fresco campione del mondo in Superbike. A Valencia, vincerà proprio Bayliss.

Il 2007 è l’anno della grande svolta. I motori passano da 1000 a 800 cc di cilindrata, e Casey Stoner vola: dieci vittorie, quattordici podi, il Mondiale piloti e costruttori come conclusione di una stagione di dominio.

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Stoner vince il suo ultimo gran premio in sella a una Ducati nel 2010 a Phillip Island. Seguono anni più difficili, senza successi fino al 2016. I due Andrea, Iannone prima e Dovizioso poi, scandiscono il ritorno della rossa di Borgo Panigale sul gradino più alto del podio.

Interpretano le novità regolamentari, esaltano le innovazioni come le ali sulla carena che hanno cambiato volto alle moto negli ultimi anni. Il resto è storia recente, dei duelli fra Dovizioso e Marquez, dei tre successi di Jorge Lorenzo del 2018, della memorabile affermazione di Petrucci nel 2019 al Mugello davanti a un pubblico pieno di ducatisti appassionati e orgogliosi. Una storia destinata a nuovi capitoli di successi e passione.

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