Valentino Rossi, per vincere “servono le stelle”: il pronostico di Lorenzo sr

Chicho Lorenzo, papà di Jorge, ha detto la sua sul motomondiale 2021: il pronostico su Valentino Rossi, Marc Marquez e Fabio Quartararo

Valentino Rossi
Valentino Rossi (Getty Images)

Questione di stelle per Valentino Rossi. Il suo passaggio dalla Yamaha ufficiale alla Petronas è uno delle novità principali del motomondiale 2021. Dopo una stagione deludente e sfortunata, il pilota di Tavullia non smette e continua a correre, cambiando team: cosa potrà ottenere nel mondiale che inizierà tra qualche settimana?

Se lo domanda anche Chicho Lorenzo, papà di Jorge, attualmente alle prese con lo sviluppo di giovani piloti. Intervistato da Motosan.es, lo spagnolo non nasconde il suo pronostico su Valentino Rossi e dà un giudizio anche su Marc Marquez e Fabio Quartararo.

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Valentino Rossi, il pronostico di Chicho Lorenzo sul 2021

Valentino Rossi
Valentino Rossi (Getty Images)

In attesa della presentazione di Valentino Rossi e della Yamaha Petronas, il pilota italiano incassa il giudizio di Chicho Lorenzo. Il papà di Jorge sulla possibilità di Rossi di tornare a vincere: “Se non ci credesse, non avrebbe continuato a correre – si legge su CorsediMoto –  La fede è capace di spostare le montagne, non posso dubitare che un giorno le stelle si allineeranno e riuscirà ad ottenere qualche grande risultato“.

Quelli che lo scorso anno sono mancati a Fabio Quartararo. In questo caso il giudizio di Lorenzo sr è negativo: “Quando si tratta di salire di categoria dovrebbe esserci una ‘selezione naturale’ – dice facendo proprio un ragionamento di Marc Marquez -. Dovrebbero contare vittorie e podi non nazionalità e interesse degli sponsor“.

Ma arriva anche l’investitura per lo stesso Marquez che potrebbe segnare “una pietra miliare storica” se dovesse riuscire a tornare quello di prima nella MotoGP. Lo spiega lo stesso Chico Lorenzo spiegando che sarebbe una vera impresa dopo “un anno a casa con un infortunio che si trascina e che può impedirti di tornare al massimo“. A questo poi si aggiunge anche “inattività e antibiotici che chiedono un recupero fisico“.

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