Max Biaggi, la rivalità è lontana: l’invito rivolto a Valentino Rossi

Max Biaggi torna a commentare il ritiro di Valentino Rossi dalla MotoGP e ricorda anche la vecchia rivalità avuta con il pilota pesarese.

Valentino Rossi Max Biaggi
Valentino Rossi e Max Biaggi (Getty Images)

Sicuramente quella con Max Biaggi è stata una delle maggiori rivalità avute da Valentino Rossi in carriera. Ci sono state tante accese battaglie in pista e anche qualche momento di tensione fuori.

A distanza di molto tempo entrambi ricordano con piacere quelle lotte in gara. Per l’Italia è stato un piacere avere dei piloti così forti ai vertici della classe 500/MotoGP. E quelli erano gli anni in cui c’erano pure Loris Capirossi e Marco Melandri protagonisti.

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Max Biaggi parla di Valentino Rossi

Valentino Rossi Max Biaggi
Valentino Rossi e Max Biaggi (Getty Images)

Biaggi sui social network ha scritto belle parole indirizzate a Rossi e in un’intervista concessa poi al Corriere della Sera ha spiegato il suo gesto: «Il mio messaggio non cambia le cose o la natura di entrambi. Forse qualche mio tifoso ne resterà colpito, ma nel corso della vita i punti di vista cambiano. Oggi mi volto indietro, sorrido e guardo con simpatia a tutto quello che è successo. Senza livore. Con gli anni si matura, si entra in una fase diversa».

Il sei volte campione del mondo ha invitato Valentino a bere un bicchiere di vino un giorno per parlare del loro passato. A tal proposito, però, fa una precisazione: «In realtà ho un po’ mentito, perché sono astemio marcio. Ma non volevo fare la figura del ragazzino che beve solo Coca Cola. Ma il bicchiere di vino ci sta tutto. L’ho detto perché lo penso, nonostante la rivalità ci abbia separato».

La rivalità Rossi-Biaggi ha reso più popolare il motociclismo e Max commenta: «La stessa nazionalità è un elemento fondamentale in queste rivalità. Come Coppi e Bartali, italiani come noi due».

Il romano in merito al ritiro del Dottore per fine 2021 si è così espresso: «Lo vedo in sofferenza da due o tre anni. Non capivo bene perché. Ma andando verso i quarant’anni tutto si complica. Ora in mezzo secondo ci sono dieci piloti, quindici anni fa erano tre. Mi ha stupito, anche se questo epilogo era atteso un po’ da tutti».

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