Raikkonen dovrà decidere se rimanere o meno legato alla Formula 1, seppur non più da pilota. Intanto scarta già un’opzione per il suo futuro. 
Dopo una lunga carriera in Formula 1, è arrivata la decisione di Kimi Raikkonen di fermarsi. Settimane fa ormai, ha annunciato la decisione di ritirarsi dalle corse.
A quasi 42 anni ci sta dire stop e dedicarsi ad altro, soprattutto alla famiglia. Il pilota finlandese è soddisfatto di quanto ha ottenuto, coronando anche il sogno di diventare campione del mondo della F1. È l’ultimo ad aver vinto la corona iridata con la Ferrari, nel 2007 al termine di campionato incredibile contro la McLaren. Al primo anno in rosso fece subito centro.
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Formula 1, Raikkonen non vuole un ruolo “alla Lauda”
Si è parlato della possibilità che Raikkonen rimanga in Formula 1 con un ruolo diverso. Alla scuderia Alfa Romeo non dispiacerebbe averlo ancora nella propria famiglia, lo ha detto lo stesso team principal Frederic Vasseur. Sono emerse ipotesi su un possibile incarico da consulente della squadra.
Tuttavia, Kimi non sembra interessato ad avere un incarico come quello che aveva ad esempio Niki Lauda in Mercedes. Nel libro ‘Suomalaisten F1-ajajien matkassa’ del giornalista Heikki Kulta è stato molto chiaro sull’argomento: «Non mi immagino in un ruolo del genere, anche perché significherebbe avere gli stessi impegni che ho da pilota e dover affrontare gli stessi viaggi. Dovendo esserci a ogni gara, a quel punto continuerei a guidare. Non avrebbe senso».
L’ex pilota di McLaren e Ferrari non si vede come Lauda, presente praticamente a ogni gran premio. Semmai dovesse rimanere legato alla F1, vorrebbe un ruolo meno impegnativo. Dover viaggiare ancora ed essere presenza fissa nel paddock non gli interessa.
