Franco Morbidelli continua il suo difficile ritorno alla normalità dopo l’operazione al ginocchio: l’ammissione del pilota
Morbidelli (Getty Images)Ultimo ad Austin ma Franco Morbidelli trova comunque delle cose positive. Al secondo GP dopo l’operazione al ginocchio, il pilota che è da poco passato alla Yamaha ufficiale al posto di Vinales va con i piedi di piombo e attende la migliore forma fisica. Così anche l’ultimo posto nell’ultima gara della MotoGP non lo scoraggia, anzi. Un risultato che si attendeva considerando il tipo di tracciato: tante curve a sinistra e numerose buche che rendono questa pista molto difficile per tutti, ancora di più per chi come lui ha anticipato i tempi del rientro.
Morbidelli, infatti, spiega: “Ho fatto bene, spingendo solo 7-8 giri, poi sono stato costretto a ridurre il ritmo“. Questo perché “non sarebbe stato possibile finire la gara a quella velocità“. Problema fisico che il pilota si attendeva: “Mi mancava forza nella gamba operata, nelle curve a sinistra riuscivo a stento a muovere il piede. Fare i cambi di direzione soltanto con le braccia era estenuante e duro“.
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Morbidelli non nasconde i problemi: “Gara più dura dell’anno”
Franco Morbidelli ha continuato nel suo ragionamento raccontando che “Austin è stata la gara più dura dell’anno per molti piloti: per me è stata la più dura della carriera“. Il motivo è da ricercarsi nelle precarie condizioni fisiche per un infortunio che avrebbe chiesto un tempo di ripresa più lungo.
‘Morbido’ però non si pente di aver affrettato il rientro: “Normalmente ci vogliono sei mesi, a me ne sono passati sei. Stiamo attenti, ma sono convinto che il lavoro che stiamo facendo con il team sarà importante per il prossimo anno“. Intanto c’è da soffrire anche se il pilota ora ha tre settimane di pausa in cui migliorare la condizioni: poi c’è Misano e l’obiettivo è fare bene davanti ai tifosi italiani.
