Marquez, il team manager è perentorio: “Non consideriamo quest’eventualità”

Marc Marquez resta un’incognita per la Honda, i tempi di recupero restano incerti. Ma il team manager Alberto Puig esclude la peggiore ipotesi.

Marc Marquez
Marc Marquez (Foto Ansa)

Marc Marquez continua ad essere un’incognita per Honda dopo il secondo infortunio rimediato in allenamento nei pressi di Cervera. Il campione ha dovuto saltare le ultime due gare del Mondiale 2021, dopo aver saltato le prime due per l’infortunio di Jerez, oltre al test IRTA di novembre, fondamentale per provare alcuni aggiornamenti sul prototipo 2022.

Resta grande fiducia tra i vertici HRC, come trapela dall’ultimo comunicato ufficiale in cui sembra scongiurato un altro intervento chirurgico. I medici hanno consigliato una terapia “conservativa” in attesa che il disturbo della diplopia rientri da solo, anche se i tempi di recupero restano incerti. Tra poco più di un mese la MotoGP riaprirà i battenti con il primo test invernale sul circuito di Sepang e Marc Marquez potrebbe saltare anche questo appuntamento.

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Honda riparte da Marquez

Alberto Puig
Alberto Puig (Getty Images)

Dopo un 2020 totalmente da dimenticare, nel 2021 Repsol Honda ha raccolto tre vittorie e due podi. Pol Espargarò ancora non ha preso piena confidenza con la RC-V e dovrà assicurare prestazioni importanti per la riconferma contrattuale. Marc Marquez resta il punto fisso da cui ripartire per riportare la Casa dell’Ala dorata sul tetto del Motomondiale. “E’ stato complicato non avere Marc dall’inizio – rivela Alberto Puig a Motosan.es -. Poi si è ripreso ma non è tornato al 100%. Anche Pol Espargarò ha avuto difficoltà ad adattarsi alla moto, quindi è stato un campionato difficile“.

Tutto verte intorno alla moto del prossimo anno, che dovrà presentare dei miglioramenti in quanto a trazione, e alle condizioni di salute del fuoriclasse spagnolo: “Sta seguendo i consigli dei medici, è a riposo e non deve stressarsi, deve aspettare ancora un po’ di tempo. Iniziare la prossima stagione senza di lui? Non consideriamo questa possibilità, considerare questa possibilità sarebbe come autoflagellarsi. Continueremo a seguire i dottori – ha concluso il team manager catalano – e vedremo in base a ciò che ci diranno“.

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