Suzuki, un anno da record in Italia: i dati sulle vendite

Suzuki segna un 2021 da record nelle vendite in Italia. La Casa di Hamamatsu segna ben tre primati nel nostro Paese.

Il 2021 è stato un anno da record per Suzuki in Italia. Per la prima volta ha contato 41.000 immatricolazioni con una quota di mercato pari al 2,7%. Il Bel Paese si conferma primo mercato in Europa per la Casa di Hamamatsu, il quinto al mondo. A trainare le vendite i modelli Ignis e Swift, entrambe presenti nella top-10 dei modelli ibridi più venduti sul nostro territorio nazionale.

Suzuki Swift 18-01-2022
Suzuki Swift (media press)

Rispetto al 2020 Suzuki registra un incremento del 17,5% nelle vendite in Italia, merito anche del buon lavoro svolto dalle filiali italiane del marchio giapponese. Inoltre si conferma il costruttore con la maggior incidenza delle vendite ai privati con una percentuale del 94,9%, a dimostrazione di come il cliente sia al centro di ogni sua attività. Una forte scalata verso l’alto per il brand nipponico che in meno di un decennio ha triplicato i suoi volumi di vendita: nel 2016 la quota di mercato si attestava all’1,24%, nel 2019 ha toccato quota 2%, fino al 2,7% negli ultimi dodici mesi.

Suzuki punta alla riconferma

Suzuki Vitara 18-01-2022
Suzuki Vitara (media press)

Suzuki vanta a Torino il centro stile, uno dei quattro al mondo. Le scelte dei clienti premiano sempre più l’adozione delle nuove tecnologie del costruttore, in particolare Suzuki Hybrid e 4×4 ALLGRIP. La gamma veicoli si compone di modelli 100% ibridi, con cambio automatico a trazione 4X4 ALLGRIP a richiesta. Un altro fattore di successo è la compattezza dei suoi veicoli rispetto alla media dei rispettivi segmenti, l’affidabilità, la leggerezza, la resistenza e il piacere di guida.

LEGGI ANCHE – I SUV più venduti in Italia: la top ten, domina Stellantis

Il prossimo obiettivo è conservare i risultati del 2021 anche nell’anno corrente, nonostante le difficoltà nella fornitura di semiconduttori e le incognite di un mercato ancora nella morsa del Covid-19.

Impostazioni privacy