Lorenzo esalta Quartararo: il paragone con una leggenda della MotoGP

Jorge Lorenzo fa una lucida analisi del talento di Fabio Quartararo, capace di vincere anche con una Yamaha meno competitiva.

Lo show della MotoGP prometteva una sfida titanica tra Fabio Quartararo e Pecco Bagnaia alla vigilia del campionato, ma dopo metà stagione l’esito del Mondiale potrebbe essere già scontato. Il francese della Yamaha ha saputo chiudere tra i primi otto nella prima parte del 2022, collezionando tre vittorie e tre podi. Bagnaia ha rimediato invece quattro ritiri, quattro “zeri” che rappresentano un lusso da non potersi concedere se si vuole puntare al titolo iridato.

Jorge Lorenzo 22-06-2022
Jorge Lorenzo (foto LaPresse)

Tanto di cappello nei confronti di Quartararo, anche da parte di Pecco Bagnaia, che ha riconosciuto la sua capacità di non commettere mai errori. Un punto su cui ancora dovrà lavorare il vice campione del mondo della Ducati. Un fattore che anche il pentacampione Jorge Lorenzo riconosce in un’intervista al giornale spagnolo ‘AS’: “L’importanza di non sbagliare si vede con Bagnaia, che è veloce come Quartararo, ma commette errori. Quando cadi tre, quattro o cinque volte non succede per caso ma c’è un motivo. E cade sempre quando c’è la pressione degli altri“.

Quartararo come Stoner e Marquez

Fabio Quartararo
Fabio Quartararo (Ansa Foto)

A Fabio Quartararo va dato merito di essere al comando con una Yamaha M1 meno competitiva delle moto rivali, ma che sa portare a livelli estremi grazie al suo stile di guida, per molti aspetti simile a quello di Jorge Lorenzo. “Quello che più sorprende di Quartararo – ha proseguito il maiorchino – è che è anni luce avanti rispetto alle altre Yamaha”. Basta vedere i risultati di Franco Morbidelli e Andrea Dovizioso, che hanno un prototipo molto simile a quello del campione francese, ma faticano ad entrare in zona punti.

Una situazione diametralmente opposta a quella che ha vissuto Jorge Lorenzo, quando la M1 era forse la miglior moto della classe regina e il suo compagno di squadra sempre in lotta per le prime posizioni. “Gli altri sono nelle ultime posizioni, ma lui riesce a vincere delle gare e a guidare il Mondiale. Mi ricorda un po’ quando Stoner trionfò con la Ducati e gli altri colleghi di marca erano molto indietro, ma anche Marquez con la Honda“.

Sono in tanti a vedere delle analogie tra Jorge e Fabio nel modo di guidare questa Yamaha, alcune le mette in risalto la leggenda di Maiorca: “Va molto lungo senza far sbandare la moto, con una guida molto rotonda. Si cala molto dalla moto – come facevo io – e soprattutto non sbaglia, il che è molto importante“. Il GP di Germania potrebbe essere la prima vera ipoteca sul suo secondo titolo mondiale.

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