F1 GP Olanda, le Pagelle: Verstappen fuori scala, Sainz stiracchiato

Le valutazioni delle nostre Pagelle dopo il GP di Olanda di F1 non possono non tenere conto di qualche errore di valutazione di Carlos Sainz, su Verstappen solito voto pieno

Il rischio di essere ripetitivi è evidente soprattutto in considerazione del fatto che Verstappen, alla sua quarta vittoria consecutiva, la decima in 15 gare, ci induce a pensare che perderà quando vorrà perdere. E cioè mai. Se non ci si mette la sorte l’olandese più che volare fa il missile.

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Verstappen da dieci e lode. Un’abitudine (AP LaPresse)

Anche in Olanda, a casa sua, di fronte a un pubblico semplicemente impressionante, il fuoriclasse orange non sbaglia assolutamente nulla adattandosi a un ritmo che spesso detta e che, quando è costretto, determina.

F1 Olanda, le Pagelle

Max Verstappen Parte dalla pole position, scioglie il gruppo alle sue spalle, decide le strategie secondo una macchina dominante senza nessuna incertezza. Poi, quando il destino gli mette davanti l’unico vero ostacolo del pomeriggio – un regime di safety car – va ai box, mette la gomma giusta, effettua l’unico sorpasso che conta, e vince dominando. tutto talmente perfetto da farlo sembrare quasi antipatico. Voto 10 e lode

George Russell – Scatena le ire di Lewis Hamilton andando a prendersi in modo rabbioso il secondo posto con l’autorevolezza di un veterano e la sfrontatezza di chi vuole stare sempre davanti. Anche se quello dietro di lui e uno dei piloti più forti nella storia della Formula 1. Sicuramente dovrà discutere, ma sulla base della strategia, con la gomma rossa appena messa su, la Mercedes e lui in particolare non hanno sbagliato niente. Voto 9.

Charles LeclercUn podio sicuramente guadagnato su una pista difficile al termine di una gara che negli ultimi 20 giri si è fatta anche piuttosto complicata. Non è il sogno di una vita ma è abbastanza per riconquistare il secondo posto nella classifica del mondiale agganciando Perez. Verstappen, purtroppo, sembra davvero irraggiungibile non solo in pista ma soprattutto in classifica. Bisogna anche sapersi accontentare. Voto 8.

Lewis Hamilton – Il vecchio leone non si arrende. Splendida l’autorevolezza con cui si arrabbia per il sorpasso di Russell e cerca di resistere al ritorno di Leclerc. Ma, dopo un gran premio estenuante, su un circuito che non gli piace particolarmente e di fronte a un pubblico che lo detesta – sportivamente parlando – il suo quarto posto con la gommetta gialla usurata è comunque tanta roba. Voto 7.5

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Il pasticcio brutto della gomma dimenticata al box Ferrari (AP LaPresse)

Carlos Sainz – Una sufficienza stiracchiata che risente anche di colpe non sue. La scena della gomma dimenticata, purtroppo già vista in passato, è francamente imbarazzante. Lui poi, nella foga di recuperare, commette qualche incertezza rischiando grosso sotto bandiera gialla e pescando una penalità forse evitabile. Come per Leclerc. Bisogna sapersi accontentare. Voto 6.

Sergio Perez – Quinto posto di routine per un pilota che ha più meriti di quanti non si possa (o voglia) notare. Se il termine di paragone è Verstappen chiunque rischia di scomparire nell’anonimato. Ha il grande merito di tenersi alle spalle un Alonso sempre rognosisssimo. Voto 7

Fernando Alonso – Con una macchina che a tratti sembra davvero la pallida copia clonata di quella dell’anno scorso, tiene testa e combatte fino all’ultima curva non concedendo nemmeno un centimetro e mettendo il sale sulla coda della Red Bull di Perez. Un sesto posto che non è da comprimario ma da protagonista. Voto 7

Yuki Tsunoda – Quando la sua Alpha Tauri si pianta in mezzo al circuito e lui urla nel team radio che la gomma non è a posto, non si capisce se ci fa o ci è. In ogni caso rischia di creare un bel danno al suo team e sicuramente non finisce nemmeno per aiutare le scuderie alleate. Voto 5.5

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