Budget Cap, nuovo attacco alla Red Bull: un team scrive alla FIA

Dopo Mercedes e Ferrari, anche un’altra scuderia va all’attacco sul caso Budget Cap che sta coinvolgendo la Red Bull.

Nell’ultimo periodo fa molto rumore la vicenda budget cap che ha coinvolto Aston Martin e Red Bull. In particolare quest’ultima, che nel 2021 e nel 2022 ha vinto il titolo piloti in Formula 1 e forse si è avvantaggiata sforando il tetto di spesa stabilito dal regolamento.

Chris Horner
Chris Horner (Foto LaPresse)

La scuderia di Milton Keynes ha respinto tutte le accuse, però la FIA ha verificato l’esistenza di una violazione entro il limite del 5% e sarà chiamata presto a decidere la punizione. Ci sono vari tipi di sanzione previsti in questo caso, compresa la decurtazione di punti nelle classifiche piloti e costruttori.

La Mercedes vorrebbe proprio una penalizzazione in termini di punti, così da veder assegnato il titolo mondiale 2021 a Lewis Hamilton. Toto Wolff si è espresso molto duramente sul caso scoppiato nelle ultime settimane e si aspetta che la Federazione adotti una linea dura, non limitandosi a una “multina”.

Pure la Ferrari spera in un provvedimento che impatti seriamente sul team anglo-austriaco, che sforando il budget cap del 2021 può aver avuto benefici anche sullo sviluppo della monoposto 2022. Forse il campionato poteva andare diversamente, non lo sapremo mai.

F1, Red Bull e il caso Budget Cap: anche la McLaren attacca

Ovviamente in tutto il paddock della Formula 1 c’è del malumore per quanto emerso. Le scuderie che hanno rispettato il regolamento si sentiranno prese in giro se la FIA non applicherà il pugno duro contro la Red Bull.

brown horner
Zak Brown e Chris Horner (Foto LaPresse)

Anche la McLaren, che da anni lotta per tornare al top, ha una posizione rigida sulla questione. Zak Brawn ha scritto una lettera indirizzata alla Federazione e la BBC l’ha riportata. Tra i passaggi significativi ne citiamo alcuni: “Le violazioni del budget cap e forse anche quelle procedurali costituiscono un imbroglio in quanto offrono un vantaggio significativo. Non riteniamo che una sanzione finanziaria da sola sia adeguata. È chiaro che in questi casi è necessaria una sanzione sportiva, come stabilito dalla FIA.”.

Il CEO della McLaren propone delle sanzioni per il caso specifico, che non va punito con una sola multa: “Suggeriamo che l’eccesso di spesa venga sanzionato con una riduzione del budget cap della squadra in questione nell’anno successivo alla sentenza. La sanzione deve essere pari all’eccesso di spesa più una multa ulteriore. Inoltre riteniamo che debbano essere previste sanzioni sportive per i piccoli sforamenti, pari a una riduzione del 20% del tempo dedicato alla CFD e alla galleria del vento. Queste andrebbero applicate nell’anno successivo, per attenuare l’ingiusto vantaggio di cui il team beneficia e continuerà a beneficiare”.

Brown ha anche suggerito di abbassare da 5% a 2,5% la soglia per considerare “minore” una violazione del tetto di spesa. Si aspetta che la FIA agisca nella maniera migliore per garantire integrità e trasparenza della F1.

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