Auto Benzina e Diesel, stavolta la decisione è definitiva: non si torna indietro

Auto termiche, arriva la decisione definitiva dell’Europa sulle auto inquinanti: stavolta per davvero non si torna indietro. L’annuncio ufficiale metterà fine alle polemiche

La questione si trascina da mesi, ma ora è arrivata la decisione definitiva. L’Eurocamera ha dato il via libera all’accordo firmato dall’UE nello scorso mese di novembre. Quello che prevede lo stop ai veicoli inquinanti, ossia alimentati a benzina e diesel.

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Dal 2035 non potranno più essere immatricolati veicoli con questa tipologia di motore, e rimarranno in circolazione (con le prevedibili forti limitazioni previste) solo quelli esistenti. Significa, di fatto, che dal 2035 finirà definitivamente l’era delle macchine così come lo conosciamo, ossia con motori alimentati a carburante liquido come il diesel o la benzina. L’ok definitivo dell’Europa è arrivato con 340 voti favorevoli, 279 contrari e 21 astenuti.

A sottolineare l’importanza dell’accordo, è che l’assemblea in Commissione è stata plenaria. Una svolta che inciderà moltissimo sulle vite di tutti e sul futuro lavorativo di tutti i paesi, Italia compresa. Basti pensare alla enorme rete di assistenza, con migliaia di officine specializzate in motori termici, che dovranno fare i conti con le auto elettriche.

Auto termiche, arriva la decisione definitiva dell’Europa

È solo uno degli esempi con la quale il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso la sua contrarietà al provvedimento. Una posizione che, chiaramente, non cambia la decisione dell’Europa. Ma la Meloni ha ribadito il suo “no” allo stop alle auto termiche dal 2035 con fermezza. L’ultima occasione è stata un’intervista al “Sole 24 Ore”, dove ha ripetuto le posizioni mantenute sin dalla campagna elettorale per le scorse elezioni politiche di settembre 2022.

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“Condivido le preoccupazioni degli operatori del settore” ha spiegato la Meloni in merito alle parole del presidente di ACEA, De Meo “Lo stop dal 2035 mette in seria difficoltà l’industria europea dell’automotive. Che si confronta in un mercato globale dove non ci sono regole così stringenti nel breve-medio termine”. La ricetta del governo italiano, infatti, è un’altra: “Il cammino verso una sostenibilità ambientale maggiore dev’essere graduale e non mettere in difficoltà le imprese italiane ed europee. Visto l’impatto elevato della produzione di auto elettriche e la sempre maggior efficienza di quelle a combustione”, ha spiegato il presidente del consiglio.

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