Fast and furious a Singapore: corse clandestine durante la quarantena

Un trentenne di Singapore è stato arrestato dopo aver organizzato una corsa clandestina, come fosse una scena di Fast and Furious. Gli illeciti che gli vengono contestati, però, riguardano la violazione delle norme anti-contagio.

Fast and furious a Singapore: corse clandestine durante la quarantena
Fast and furious a Singapore: corse clandestine durante la quarantena

Ha organizzato una corsa clandestina nel pieno della pandemia. Per questo Yeo Jing Cheng, trentenne di Singapore, è stato arrestato pr violazione delle norme sanitarie di distanziamento sociale.

Cheng è accusato di aver organizzato l’evento dando appuntamento al parcheggio di un McDonald. Oltre cinquanta auto si sono presentate all’appuntamento, in contrasto con le norme nazionali che vietano assembramenti di oltre dieci persone. Norme approvate due giorni prima della corsa clandestina organizzata da Cheng lo scorso 28 marzo.

Come Fast and furious, la corsa e l’arresto

Secondo quanto riporta The Drive, un’ora e mezza dopo l’appuntamento oltre cinquanta auto avrebbero seguito Cheng lungo il Tuas South Boulevard, nella parte sud-occidentale della città. Il filmato della corsa, interrotta dalla polizia che ha chiuso le auto a tenaglia, è stato postato sul web dallo youtuber locale “SG Road Vigilante”.

La polizia ha fermato Cheng non per gli illeciti legati alle corse clandestine, ma per le violazioni delle norme anti-contagio da coronavirus. Su Cheng pendono due capi d’accusa, ognuno dei quali prevede una pena massima di sei mesi di reclusione e una multa fino a dieci mila dollari.

Cheng, in attesa di essere processato, è in carcere. Il giudice ha fissato una cauzione di 15 mila dollari per il suo rilascio e fissato al 9 maggio la prossima udienza.

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