Fase 2, spostamenti auto e moto: cosa cambia dal 4 maggio

Fase 2, spostamenti auto e moto: cosa cambia dal 4 maggio. Tutte le novità sulla circolazione in questo periodo di ripartenza

Fase 2, come cambia la mobilità
Fase 2, spostamenti auto e moto: cosa cambia dal 4 maggio (Foto: Getty)

Uno degli aspetti più importanti del Dpcm di ieri sera riguarda senza dubbio la mobilità. Milioni di cittadini italiani attendevano con ansia le nuove misure per capire cosa sarà consentito fare a partire dal 4 maggio. Cosa cambia rispetto agli spostamenti attuali con auto e moto e dove si potrà andare. In questo periodo definito dal premier Conte di “convivenza con il virus” bisognerà mantenere ancora alta l’attenzione, limitando le nostre uscite ma con qualche apertura in più. Oltre all’attività fisica all’aperto, anche lontano da casa, sarà consentito andare a trovare i nostri congiunti, ovvero parenti di grado più prossimo. Ancora nessuna possibilità quindi di uscire senza un comprovato motivo e di andare in giro solo per il gusto di farlo, almeno con auto e moto. Si perchè le passeggiate rientrano nelle regole di ripartenza, seppur condizionate al distanziamento sociale (almeno un metro, due se si corre).

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Fase 2, spostamenti auto e moto: cosa cambia dal 4 maggio

spostamenti Fase 2
Fase 2, spostamenti auto e moto: cosa cambia dal 4 maggio (Foto: Getty)

In questa Fase 2 (o “1 bis” come ribattezzata da molti organi di informazione) l’Italia si prepara a ripartire dal 4 maggio. Per la mobilità resta l’obbligo dell’autocertificazione, aspetto più importante, con i conseguenti comprovati motivi di spostamento. Fino al 18 maggio quindi non si potrà andare a fare un giro con la nostra auto o la nostra moto per il solo piacere personale.

Si potrà lasciare la propria Regione solo per comprovati motivi lavorativi o di salute e anche tra i vari comuni e province la circolazione è vincolata (stesse motivazioni sopra menzionate).

Viene comunque promossa la circolazione con il proprio mezzo, soprattutto con moto, bici o scooter, per limitare l’afflusso al trasporto pubblico. Bus e metro potranno essere utilizzate ma con grosse restrizioni legate al protocollo di sicurezza individuale. 

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