Patente A2, novità per lo svolgimento dell’esame: cosa cambia

La Comunità Europea ha deciso di apportare alcune novità per il conseguimento della Patente A2, dando pochi mesi alle scuole guida per adattarsi

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Cambiano alcune regole per il conseguimento della Patente A2

L’emergenza Coronavirus ha obbligato alla chiusura per diversi mesi anche le scuole guida, bloccando migliaia di persone che stavano cercando di conseguire la patente. Con la Fase 2, in Italia ci si sta preparando alla ripartenza, e anche le autoscuole dovrebbero poter tornare in attività, con le dovute precauzioni. Intanto, la Comunità Europea ha deciso di apportare alcune modifiche per quanto riguarda la Patente A2.

Le novità, attive a partire dal 1 novembre 2020, obbligheranno tutte le scuole guida a cambiare il veicolo con cui gli allievi scendono in strada. La cilindrata di questi sarà al massimo di 250 cc, e anche la potenza minima subirà delle riduzioni. La normativa attuale, invece, concede l’utilizzo di motocicli con una cilindrata minima di 400 cc, e una potenza pari o superiore ai 25 kW.

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Patente A2, cambiano i veicoli: i motivi della scelta

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Saranno consentiti per la pratica veicoli con massimo 250 cc di cilindrata (Pixabay)

La Comunità Europea ha deciso di apportare un’importante novità per quanto riguarda il conseguimento della patente A2, modificando una direttiva che era valida da ormai 14 anni. A partire dal prossimo 1 novembre, tutte le auto scuole dovranno mettere a disposizione moto meno potenti, con cilindrata massima di 250 cc. Ma per quale motivo è stata presa questa scelta?

Si tratta di una mossa volta ad agevolare i praticanti al conseguimento della patente. Con le vecchie normative, risalenti al 2006, molte autoscuole avevano veicoli paragonabili alle moto più potenti, oltre ad avere caratteristiche non semplici per i piloti più bassi o esili. La scelta di utilizzare veicoli più semplici da guidare, invece, dovrebbe anche far abituare i futuri neopiloti a ciò che la loro patente permetterà di guidare.

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