Renault, la crisi incombe: la strategia con il Governo per evitare fallimento

Renault ha ottenuto qualche giorno fa un prestito di 5 miliardi di euro dalla Francia, che ha dettato alcune regole generali per combattere la crisi

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Anche Renault è in crisi: chiesto e ottenuto prestito di 5 miliardi di euro dalla Francia (Getty Images)

La crisi dovuta all’emergenza Coronavirus ha colpito un po’ tutti. Dalla piccola azienda indipendente alle grandi catene mondiali. Tra queste, in Italia nelle scorse settimane si è parlato spesso del prestito richiesto dalla Fca, ma anche in Francia è in corso una situazione simile. Renault ha subito le conseguenze della crisi (e continua a farlo), tanto da aver chiesto allo stato francese un prestito pari a 5 miliardi di euro.

La Francia ha accolto la richiesta del colosso automobilistico, anche considerando il fatto che lo Stato stesso possiede il 15% delle azioni, ma a delle condizioni. Renault ha infatti minacciato, per combattere la crisi, di chiudere alcuni stabilimenti ed effettuare alcuni tagli per rientrare dalle enormi perdite dei mesi scorsi. Il premier Édouard Philippe ha definito la possibile scelta come inaccettabile.

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Renault, ipotesi chiusure stabilimenti: la risposta di Édouard Philippe

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Il premier francese Édouard Philippe (Getty Images)

Lo stato francese ha deciso di venire incontro a Renault (della quale possiede il 15% delle azioni), accogliendo la richiesta di un prestito pari a 5 miliardi di euro. Secondo diverse indiscrezioni lanciate da Les Echos, il colosso automobilistico starebbe pensando di chiudere alcuni stabilimenti in Francia ed effettuare tagli al personale. È arrivata immediatamente la risposta di Édouard Philippe, il premier francese: “Non lo accetteremo, siamo intransigenti sul voler conservare i siti produttivi nel nostro Paese“.

Il governo si è detto pronto ad aiutare Renault ad uscire dalla crisi anche con aiuti futuri, ma a patto che la Francia rimanga la sede principale di produzione. “Non può trascurare il Paese che l’ha accolta e la fa andare avanti” spiega Philippe: “Deve rimanere sede di ricerca, sviluppo ed innovazione Renault“. Nella prossima settimana, il marchio automobilistico dovrebbe comunque presentare un piano di tagli e chiusure di stabilimenti, governo francese permettendo.

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