Francia, sostegno al settore automotive: le differenze con l’Italia

La Francia, come ha rivelato il premier Macron, è pronta a dare un aiuti al settore dell’automotive, in modo particolare alla mobilità green.

Il premier francese Emmanuel Macron (Foto: Getty Images)

Riuscire a ripartire dopo un fermo durato settimane non è semplice per nessuno, ma ci sono certamente settori che appaiono in maggiore sofferenza rispetto ad altri. Tra questi non può che esserci l’automotive, legato inevitabilmente al minore potere d’acquisto di cui godono le famiglie, alcune di loro rimaste senza lavoro o costrette a ridimensionare la propria attività.

A differenza di quanto sta accadendo in Italia dove la misura più tangibile è rappresentata dal Bonus Bici e Monopattini (sono le case automobilistiche che stanno provando a smuovere il mercato con alcune offerte allettanti), la Francia ha deciso di non stare a guardare e si è mossa con un sostegno decisamente importante. Il piano presentato dal premier Emmanuel Macron è ambizioso e si pone l’obiettivo di finanziare l’industria dell’auto nazionale in ottica “green”.

auto elettriche ricarica
(Foto: Pixabay)

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Aiuti al settore automotive – La scelta concreta della Francia

La proposta di Macron prevede di destinare oltre 8 miliardi di euro all’industria dell’automotive, che necessita di un importante rilancio. La misura si rivolge in modo particolare a incentivare il settore della mobilità green, che dovrebbe rappresentare un ruolo preponderante nel futuro dell’industria automobilistica.

La Francia punta infatti a diventare il principale produttore di auto “verdi” in Europa. Un passo del genere può però essere effettivamente raggiunto seguendo un percorso ben preciso: per farlo servono almeno un milione di veicoli di questo tipo entro cinque anni.

Ma l’intervento non si limita a questo. Come anticipato dal premier, si prevede di aumentare dal 1° giugno il bonus statale da 6 a 7.000 euro a chi acquisterà un’auto elettrica a 2.000 per una ibrida plug-in.

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