F1, GP Ungheria: aumentano i track limits, le sanzioni per i piloti

F1, GP Ungheria. La FIA ha comunicato che ha aumentato a tre i punti del tracciato dove non si possono superare i limiti della pista. E chiarito le sanzioni previste per i piloti

F1, GP Ungheria: aumentano i track limits, vita dura per i piloti
F1, GP Ungheria: aumentano i track limits, vita dura per i piloti

Gli organizzatori del GP Ungheria hanno reso più dura la vita ai piloti. Rispetto alla scorsa edizione, infatti, i commissari hanno aumentato da due a tre le zone in cui i piloti non potranno superare i limiti della pista pena la cancellazione del tempo sul giro. Il tema si era già posto nelle prove libere e nelle qualifiche dei primi due gran premi della stagione sul circuito del Red Bull Ring. All’Hungaroring, i commissari promettono una severità ancora maggiore.

Rispetto all’anno scorso, ha spiegato Michael Masi, i piloti potranno ricevere una bandiera bianca e nera se dovessero persistere nell’andare oltre i limiti del tracciato nelle tre aree individuate come particolarmente “sensibili”. In quelle zone gli organizzatori hanno applicato dei sensori che registreranno automaticamente ogni infrazione.

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GP Ungheria, le sanzioni per i piloti e i punti da non superare

I piloti dovranno fare particolare attenzione in uscita delle curve 4, 11 e 12, hanno spiegato alla vigilia del weekend. Tentare di tagliare all’esterno del cordolo rosso e bianco porta alla cancellazione del tempo cronometrato. “Ogni volta che un pilota passa oltre la zona bianca e rossa in uscita di quelle curve, i team saranno avvisati” spiega la FIA. “Alla terza violazione, al pilota verrà mostrata la bandiera bianca e nera e ogni sua successiva infrazione sarà comunicata agli steward”. La misura scatta alla terza infrazione complessiva, spiega, non alla stessa curva.

Tuttavia, conclude la nota, la misura non sarà applicata se i commissari riterranno che il pilota è andato fuori pista perché spinto o costretto, o perché ha perso il controllo della vettura. “In ogni caso” spiega Masi, “i piloti non devono cercare di rientrare in pista in quei punti prendendo un vantaggio illegittimo sfruttando il cordolo in uscita di curva”.

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