Ayrton Senna alla Ferrari, il retroscena sul mancato arrivo alla Rossa

Ayrton Senna alla Ferrari, il retroscena sul mancato arrivo alla Rossa nel 1991. Sembrava tutto fatto poi la trattativa si arenò sul più bello

Ayrton Senna
Ayrton Senna alla Ferrari, il retroscena sul mancato arrivo alla Rossa (Foto: Getty)

Ayrton Senna alla guida della Ferrari di Formula 1. Un sogno per moltissimi appassionati a cavallo tra gli anni ’80 e ’90. Il pilota più forte sulla vettura più amata, un binomio che ha sempre funzionato nel Circus, in grado di regalare storie leggendarie. Senna è stato forse il driver più iconico della storia e avrebbe trovato la sua incoronazione definitiva proprio vincendo a Maranello, entrando ancor di più nella storia di quanto non abbia già fatto. Ma qualcosa andò storto e proprio quando il matrimonio si stava per consumare ci fu un dietrofront che pose fine al sogno. A parlarne, nello speciale di agosto, è la rivista Quattroruote, attraverso le rivelazioni esclusive di Piero Fusaro, presidente Ferrari dell’epoca.

L’anno stabilito per l’arrivo di Ayrton in Italia era il 1991. Dopo il fallimento dell’accoppiata Mansell-Prost, il Cavallino cercava il rilancio per riportare finalmente a casa un titolo vacante dal 1979 (Jody Scheckter). Cesario Fiorio, direttore dell’area tecnica Ferrari in quegli anni e plenipotenziario nella trattativa, aveva iniziato un lungo corteggiamento nei confronti della star brasiliana già nel marzo del 1990, dopo il GP del Brasile a San Paolo.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Ayrton Senna, campione indimenticato: la sua storia diventa un romanzo

Ayrton Senna alla Ferrari, il motivo per cui non se ne fece più nulla

Ayrton Senna
Ayrton Senna alla Ferrari, il motivo per cui non se ne fece più nulla (Foto: Getty)

L’opera di convincimento di Fiorio era arrivata al suo compimento il 9 luglio del 1990, dopo il GP di Francia vinto da Prost proprio su Ferrari. Senna era pronto a firmare il contratto per l’anno successivo, convinto di potersi giocare le sue chance per ottenere subito il titolo con la Rossa. Come raccontato da Fusaro a Quattroruote, la parola finale spettava ai vertici di Maranello e della Fiat, responsabili economici della trattativa. Sul più bello però la svolta: “Prost chiede un colloquio privato a Gianni Agnelli e ottenne la riconferma per il 1991. Fu una decisione dell’Avvocato“, racconta l’ex presidente Ferrari.

Non era possibile portare Senna con la conferma di Prost, visti i pessimi rapporti tra i due dopo gli anni trascorsi in McLaren e quindi tutto saltò“, conclude Fusaro.

Nonostante le pressioni fatte sul comitato esecutivo della Rossa, riguardanti il risvolto positivo che questa mossa avrebbe potuto ottenere per le vendite in Brasile, nessuno volle fare un passo indietro. In Italia arrivò Jean Alesì per affiancare l’illustre connazionale alla sua ultima stagione. Dopo le pesanti dichiarazioni nei confronti della monoposto, Prost abbandonò la Ferrari per prendersi un anno sabbatico prima di tornare nel Circus nel 1993 conquistando il quarto titolo iridato a bordo della Williams.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Ayrton Senna, rubati 300 cimeli: due arresti, intera refurtiva recuperata

Impostazioni privacy